Buongiorno a tutti. Oggi la mia cara compagna di notti insonni ha deciso di svegliarmi presto concedendomi, bontà sua, di dormire fino tranquillamente fino alle 5.
Un caro saluto a
Giancarlo che, da oltre oceano ci tranquillizza con le sue chicche di saggia relatività. In effetti anch’io sento l’ansia dell’attesa, sia prima di fare la tac sia dopo in attesa dell’esito. È un po’ come l’ansia che si prova in attesa di essere chiamato agli esami, benché preparato vai in panico e ti sembra di non sapere nulla. Poi il sentirsi fortunati per essere nella nostra situazione piuttosto che in un’altra più grave è veramente soggettivo più che relativo. Io, e ringrazio Isa per avermi ricordato questo grande poeta indiano, condivido il tuo pensiero e quello di Tagore quando dice che «
La lezione più importante che l'uomo possa imparare in vita sua non è che nel mondo esiste il dolore, ma che dipende da noi trarne profitto, che ci è consentito trasformarlo in gioia.». Chiaramente non a tutti riesce, è ovviamente difficile, ma non impossibile; basta godere delle piccole cose, non fare progetti fantastici ma pratici e realizzabili, vedere l’alba (come oggi) di un nuovo giorno frastornato dal canto dei merli e fringuelli ecc. Questo, e tante altre cose, mi fanno apprezzare la vita anche in queste condizioni non perfette, ma decisamente meno critiche di tanti altri che soffrono le pene dell’inferno magari ricoverati e senza alcun conforto. So che
Nanni non è completamente d’accordo con questo mio pensiero. perché lo abbiamo affrontato già in precedenza, ma per me è così. Cosa mi resterebbe da godere nella vita, o meglio che vita schifosa sarebbe se vedessi tutto nero, se non avessi un futuro da immaginare, se mi sentissi già condannato? Non vivrei: vegeterei in preda alla disperazione!!
Isa coinvolgere il don vuol dire anche quello che fai: leggergli i post e trascrivere le sue risposte, i suoi pensieri ed impressioni. Auguri per la nascita di tuo nipote, fa sempre piacere sapere che ci sarà una nuova creatura che vedrà questo mondo, almeno per una decina di anni, con occhi incantati e pieni di meraviglia….
Manuela, non cedere alla disperazione, allo sconforto. Non aiuta né te né tuo padre. Avete provato a chiedere al dottore della morfina per il dolore? Ci sono dei cerotti a lento rilascio che potrebbero alleviare di molto il dolore. Un “trucco” che ho imparato in questi anni, per cercare di ottenere tempi certi nei vari appuntamenti di visite e tac, è quello di fissarli con tanto anticipo. Sappiamo bene che la tac deve essere fatta ogni due cicli: calendario alla mano faccio i miei conti e fisso la tac ogni tre mesi, in anticipo e in una data che mi permetta di avere il referto in occasione della visita oncologica. Finora ha sempre funzionato perfettamente. Per quanto riguarda la pensione di invalidità e quella di inabilità il mio consiglio è quello di fare entrambe le domande, giusto per non far decorrere inutilmente i termini. Se gliele danno farà sempre in tempo a tornare al lavoro, non verranno revocate, quella di inabilità farà cumulo con gli anni di lavoro mentre quella di invalidità potrà essere confermata o ritirata (dipenderà dal reddito). Coraggio, cerca di spronarlo a vivere!!!
Edo finalmente un po’ di serenità. Io comunque non sono mai andato in giro a fare le mie visite ed esami, ho sempre fatto tutto nello stesso luogo. Questo perché preferisco che siano sempre gli stessi radiologi a fare gli esami e leggere le lastre (cosa che preferiscono anche loro). Sono ormai 9 anni che faccio tutto presso la radiologia di Padova e devo dire che, a parte il fatto che ormai mi conoscono bene, non hanno mai saltato di refertare alcunché, mai nessuna svista. Anche in questo sarò stato fortunato?? Un caro saluto a Paola.
Nanni il grassetto si trova in alto a sx sulla striscia del menù dei messaggi indicato con la lettera B. Evidenzia la parola che rassettare e clicca la lettera B ed il gioco è fatto. Ciao
Una buona giornata a tutti da Franco