Cara
Nokia0000 (per favore dicci subito come ti chiami perché questo Nick è troppo “commerciale”), benvenuta in questa piazza di acciaccati. Dunque, dal tuo post mi sembri alquanto spaventata. Vediamo di tranquillizzarti un pochino. L’
oncologo è stato, a parer mio, alquanto sconsiderato nel dirti che questa cura non salverà la vita a tuo padre ma gli darà solo un po’ più di tempo. Non esiste, è vero, una cura in grado di debellare definitivamente il tumore di origine renale, specialmente poi se è a cellule chiare. Però non esiste nemmeno la certezza, almeno allo stato attuale della ricerca, che le cure a disposizione (Sutent,
Nexavar e l’ultimo
Everolimus) allunghino solo di un po’ la vita di noi malati. Gli effetti benefici di queste terapie durano finchè durano, mesi o anni che siano, nessuno può dirlo con certezza, nemmeno il più esperto degli oncologi in quanto la durata dell’efficacia è subordinata a molteplici fattori perlopiù legati al fisico del paziente ed alla capacità dell’organismo a non assuefarsi al farmaco. Fintanto che ciò non accade l’angiogenesi resta bloccata ed il tumore (affamato) non avanza. Per quanto riguarda gli effetti collaterali, quelli più innocui anche se più appariscenti, sono il colorito giallastro della pelle e l’imbiancamento dei peli e capelli. Quelli più fastidiosi, frequenti e duraturi sono la dissenteria, l’inappetenza, l’innalzamento della pressione con continue cefalee, il malfunzionamento della tiroide con forti brividi di freddo, la stanchezza cronica, e dolori muscolari. Quelli più dolorosi e invalidanti sono le piaghe alle piante dei piedi e palmi delle mani, gengiviti e irritazione alle mucose della bocca, rottura dei capillari del naso con sanguinamento, emorroidi, esofagite con difficoltà alla deglutizione, acidità e reflusso gastroesofageo. Forse ne ho saltato qualcuno ma questi sono quelli che ho sperimentato e sperimento su di me. Buona parte di questi effetti si possono evitare o curare con apposita terapia (pressione alta, ipotiroidismo, dissenteria, emorroidi, reflusso ed acidità di stomaco), altri si possono attenuare con creme emollienti a base di urea (piaghe ai piedi e mani) o con gel per le stomatiti, altri si devono solo sopportare con tanto spirito e tanta forza. Elenca i disturbi sofferti da tuo padre all’oncologo ed anche al medico di famiglia, sapranno indicarti le migliori terapie del caso. Se ti servono consigli utili in materia chiedi pure oppure, anche se sono tante, rileggiti qualche pagina di questo forum, troverai le risposte che cerchi. Facci sapere come si chiama tuo padre e dove abitate o dove è seguito, magari ci sono centri oncologici vicini che conosciamo meglio. Un in bocca al lupo.
Franca sei stata veramente brava, non tutti riescono ad entrare in confidenza col PC alla tua età, anzi spesso viene rifiutato come mezzo di comunicazione. Hai lo spirito giusto per ottenere tutte le spiegazioni del caso dai tuoi dottori. Auguri
Simonetta, mi confondi…mitico per cosa? Cosa ho detto di speciale?
Un caloroso, afoso saluto a tutti gli amici della piazzetta da Franco