Premettendo che non sono ne un medico ne un chimico,e considerando cio' che segue solo un punto di vista tratto dalle informazioni inerenti in materia,cerco di risponderti per punti:
1)
Cosa rende l'acqua addolcita, superate le alte temperature, corrosiva?
> L'eccesso di sodio che si assume con lo scambio ionico;
> La totale mancanza di calcio e magnesio;
> Altro.
Lo scambio tra calcio e magnesio da una parte,e sodio dall'altra,nel suo avvenire,altera negli equilibri l'acqua di "partenza",anche in funzione delle altre sostanze presenti e del ph prima del trattamento(mutevoli per quantita' e tipologia a seconda dell'acquedotto erogante).
In diretta proporzione infatti all'entita' dell'addolcimento[volgarmente la differenza tra durezza in entrata ed in uscita,nel tuo caso 15 °F(25-15=10)],avvengono,anche ad acqua fredda:
-diminuizione di calcio,si elimina cioe' un elemento incrostante,in quanto il bicarbonato di calcio e' un ottimo inibitore alla corrosione,e la sua variazione comporta un incremento dell'aggressivita' su alcuni metalli,per es. ferro e zinco.
-il carico salino rimane uguale,ma varia da calcio e magnesio a sodio,che e' molto piu' solubile invece che incrostante.
-essendo piu'solubile,il bicarbonato di sodio rende piu' ALCALINA l'acqua(innalza il ph)
Precisando che AD ACQUA CALDA O PROSSIMA AL VAPORE,si condiziona l'andamento di molte reazioni,si aggiungono:
>TEMP il bicarbonato di sodio non evapora,si accumula nella caldaia(ovviamente in quelle con accumulo)e rende ancora piu ALCALINA l'acqua
-un'acqua alcalina favorisce azioni ossidative
A bilanciare,leggo anche che il bicarbonato di sodio,decomponendosi in acqua,da origine ad
anidride carbonica con conseguente formazione di acido carbonico e quindi di abbassamento del ph,sia su acqua fredda che calda.
2)
- Mi informerò comunque con il produttore, se la durata (quindi il consumo di acqua e sale) della rigenerazione dipende dalla quantità di acqua trattata; nel frattempo, mi chiedevo perchè mi consigli la soluzione di aumentare i tempi tra una rigenerazione e l'altra:
> Perchè non utilizzo l'acqua per bere, quindi non assumerei eventuali batteri;
> Perchè comunque l'acqua di rete è opportunemente clorata;
> Altro.
Per lo piu' ti ho consigliato di dimezzare il consumo di sale(sicuramente possibile)in quanto ti bastano circa 2500/3000 lt. settimanali addolciti;stando ai valori da te comunicati,credo che con la meta' del sale le resine ce la facciano tranquillamente;puoi cmq andare a tastoni,provare la durezza con la meta' del sale per 10 gg.(una volta al gg.)e valutare...se l'acqua e' sempre addolcita siamo a posto,se in uno o due dei 10 gg. la trovi dura aumenti di un 1/4 il consumo di sale e riprovi...e' un bel passatempo!
Per il discorso batteri trovo la legge molto giusta a priori,la steril soft per la disinfezione ci vuole,ma credo nella situazione specifica si possa tranquillamente impostare 7 giorni pero' spostando manualmente o artificialmente(se appunto dimezzi il sale)il valore iniziale in mc da 5,5 a 2,9 o giu' di li'
3)
Nel caso decidessi, invece, di installare un depuratore (ovviamente su una singola utenza), che mi permettesse di poter bere l'acqua; dato che dispongo già di un addolcitore, cosa mi servirebbe?
Tirando le conclusioni,nel tuo caso specifico,direi che hai un'acqua gia buona;se l'addolcitore,dimezzando il consumo di sale,ti garantisce acqua addolcita sempre,direi che un sistema compatto sottolavello di microfiltrazione+adsorbimento+u.v. possa essere piu' che sufficiente,visto che
il sodio non e' esagerato e l'unico problema tangibile al gusto sia il cloro e qualche altra sostanza,neutralizzati dal sopra menzionato apparecchio.
Con invece un impianto ad osmosi,sempre sotto lavello e dotato di U.V.,siamo noi,in base anche qui ad un miscelatore,a decidere quanto lasciare nell'acqua e quanto no.
Direi quindi si tratti di scelte per lo piu' "personali",in quanto l'acqua come gli alimenti sono le due "vie tradizionali"con cui assimilare sostanze utili al ns. organismo,ed ognuno di noi in base all'alimentazione che segue integra con l'apporto di sali disciolti in acqua o viceversa.
P.s. per le caldaie ad accumulo,si puo' ovviare al problema corrosioni da acqua addolcita,con un dosaggio liquido dedicato alla caldaia di SODIO ESAMETAFOSFATO,complessante ed inibitore di corrosione a ph neutro;lavorando solo su acqua calda,nonostante sia anche per uso alimentare,non andiamo a inficiare l'acqua che puo' essere assunta bevendo.
P.p.s. Qualsiasi apparecchio,specialmente quelli per l'acqua da bere,se "seri" tendono ad un sensibile miglioramento dell'acqua,secondo la mia modesta opinione.
Sempre secondo la mia opinione,molto spesso si fa si' che la peggiorino,in quanto non si cambiano spesso i filtri e non si disinfettano con procedure spesso anche riportate nelle istruzioni;quello che voglio dire e' che,come in tutte le cose,la differenza la fa l'utente e non il mezzo che utilizza,e neanche la rigenerazione di sicurezza ogni 4 o 7 giorni,ma per lo piu' l'ambiente(es. fresco e secco),il grado di riparo dalla sporcizia dell'apparecchio e del vano salamoia etc etc etc...
Sperando di essere stato utile,preciso che non mando tramite forum documentazioni,ma chi fosse interessato trova in cima a questo topic indirizzo internet e quant'altro!