Abito a Guidonia dove a Febbraio c'è stato il casino dello stupro.
In quei giorni si è dibattuto in senato (ricordo Schifani, il presidente) in merito alla necessità di intervenire su alcuni siti di carattere popolare (Facebook soprattutto che è il più trafficato in Italia ed al mondo) che effettivamente spingevano migliaia di iscritti a picchiare i rumeni (per esempio) e a commettere reati anche più gravi.
Ho davanti a me quei testi (un esempio solo) e ti posso dire che con la libertà di espressione questo non c'entra nulla.
La libertà di organizzare raid razzisti o altri reati che non cito non può esistere, scherziamo.
Io ho parecchi siti che gestisco ma non penso che qui si tratta di blocco della libertà di espressione e di stampa.
Se volete i link di alcuni gruppi di facebook o di altri siti dove si leggono cose da brivido e da manicomio, li posto.
Ma per buon senso, credo sia meglio di no.
In genere queste leggi fanno solo un gran parlare all'inizio, poi cadono nel dimenticatoio.
(Legge Urbani docet)
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