Ciao a tutti.
Isa hai perfettamente ragione e chiedo scusa per il ritardo ma vedi…. al termine di queste tre settimane di pausa mi sento un leone per cui mi sono dato un gran daffare con tutti i lavoretti che, durante il ciclo, avevo lasciato perdere. Ieri gran lavoro di giardinaggio…. potatura siepi, taglio erba, potatura olivo, pesco e gelsomino (che è arrivato al secondo piano!) ecc. La sera doccia e uscita con mia moglie per un gelatino tonificante e poi a nanna stanco morto ma soddisfatto. Questa mattina pulizia della casa (dopo 4 gg di assenza e due maschi lasciati allo stato brado!!!!) lavatrici a consumare ecc. Ora sono finalmente solo (mia moglie ha cominciato a lavorare) ed eccomi qui.
Comincio a rispondere a
Lucy e, per interposta persona, a
Maurizio. Il protocollo è sempre quello, 4+2, a prescindere dalla dose di sutent. Non è la prima volta che sento di cicli continuati ma a dosaggi minimi (12,5) o con varianti tipo 2+2 (mi pare lo facesse Erminio con dose 50 prima di tornare al 4+2 con dose 37,5). Mi pare di capire che, a prescindere dalla rigidità del protocollo fissato dall’AIFa al momento dell’approvazione del farmaco, ogni
oncologo è libero di scegliere la metodologia della somministrazione. Quando chiesi delucidazioni al mio oncologo questi mi rispose che non è importante il modo o la quantità quanto la continuità di assunzione del farmaco. Venendo alle sigarette, caro
Maurizio, ti dico che anche io ero un forte fumatore: non badavo al tipo o marca di sigaretta, ero di bocca molto buona e quando ero senza mi fumavo qualsiasi cosa si potesse fumare, dal sigaro alla pipa che (contrariamente a come si dovrebbero fumare) io aspiravo. Il giorno che mi ricoverarono per l’asportazione del rene (30.5.2000) mi fumai l’ultima sigaretta che avevo nel pacchetto (Colombo) all’ingresso principale dell’ospedale dopo di che non toccai più una sigaretta. Per evitare il rischio di “sentirne il bisogno” ho eliminato anche tutto ciò che richiama la sigaretta: caffè, stuzzichini prima di pranzo ecc. Sono 9 anni che non fumo e non bevo caffè e devo dirti che ho riacquistato e risentito odori e sapori che non sentivo più da decenni, oltre a non prendermi una bronchite da anni! Nel periodo che sono stato in remissione completa (5 anni) avevo una respirazione ed una capacità polmonare oltre la soglia massima (una volta l’anno facevo la spirometria) ed ho ripreso la bicicletta con la quale facevo passeggiate anche di 30 Km. Certo che per uno come noi che è sotto sutent, con tutti i problemi polmonari che questo crea oltre alle metastasi che abbiamo, non è il massimo collassare i polmoni con la nicotina o distruggere le cellule cigliate. La tosse è uno dei sintomi collaterali che d’inverno mi fa più soffrire. Passo notti insonni e la mattina dopo ho il petto dolorante, oltre ad essere completamente riconco…to per la mancanza di sonno. Aggiungi a questo effetto la tosse e l’affaticamento respiratorio che il sutent provoca ed avrai un quadro decisamente pesante. Io ti auguro di superare tutto al meglio ma ti prego, per il tuo bene e quello dei tuoi figli (visto che, come penso, fumerai in casa esponendoli ai danni gravissimi –vista la loro età- del fumo passivo), di smettere di fumare; gradatamente ma al più presto. Il fumatore è maggiormente esposto al rischio delle malattie delle vie aeree superiori, il sutentiano è altrettanto esposto (per via delle difese immunitarie deboli) alle malattie invernali con possibilità di gravi infezioni bronchiali e polmonari…. vedi tu se il gioco vale la candela.
Per ora mi fermo qui, non voglio allarmarti oltre, sei adulto e vaccinato e decisamente intelligente per trarne le giuste conseguenze (e non venirmi a dire che è un vizio dal quale non riesci ad uscire perché mi inca…zo a morte!!)
Ciao da Franco