Il mio gabbiano insegna che a volte, anche le cose che sembrano più difficili, assurde, contronatura, beh, possono invece avverarsi, purché si continui ad insistere, ad andare avanti, a sperare e a volerle le cose.
(queste sono per
Domenico!)... sul fatto di essere alla frutta, lì invece ci siamo...
Vorrei dire una cosa, nella mia piccola esperienza a
Lucy: il Don ha fatto 3 cicli di Sutent, il primo a 50 e gli altri due a 37,5 perché sopportava troppo male gli effetti collaterali. Fatta la tac di controllo, le metastasi polmonari si erano notevolmente ridotte, alcune (le più piccole) erano proprio scomparse, quindi mai disperare! Mentre vorrei dire a
Marina di non augurarti troppo di stare in pace come Ted Kennedy, ci sono altre persone che, invece, sognano l'esatto contrario e sperano proprio nell'esatto contrario! Oltretutto mi chiedo se davvero ora stia in pace....comunque a questo avrà pensato il Padre Eterno.
L'ultimo consiglio che dò ad ogni modo a tutti, derivante dal nostro piccolo viaggio attraverso il Sutent è comunque quello di
fare sempre una scintigrafia ossea oppure la tac di cui parlava Franco, perché vi assicuro che è davvero brutto andare avanti per mesi a curare una flebite, l'herpes, l'artrosi (tutte cose che c'erano, per carità!!!) e poi scoprire che nel frattempo, sotto sotto, delle metastasi si sono incastrate talmente tanto bene da averti praticamente rotto un femore. Sono cose che si possono evitare con il senno di poi. A noi non servirà a molto adesso, ma certamente questo consiglio potrà servire a chi leggerà poi.
Un abbraccio a tutti, finalmente qui piove e il fresco è di grande aiuto. Isa