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Vecchio 09-19-2009, 07:49 PM
annalisa annalisa non è in linea
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predefinito delusa

ciao a tutte e tutti, dopo aver letto dalla prima all'ultima pagina di questo forum avrei da dire alcune cose...
sono la figlia di un malato oncologico (età 82 anni, tumore sarcomatoide rene dx asportato due anni fà, ora neoformazione voluminosa impiantata nel muscolo psoas e infiltrazioni nella vena cava). mio padre ha terminato ora il 2° ciclo (4+2) di sutent 50 mg.
gravi gli effetti collaterali (tutti quelli indicati in misura massiccia). prima era un malato che sembrava un arzillo vecchietto pieno di energia. ora è un invalido. ha perso già 10 kg. piastrine a 29mila. ora dal Policlinico hanno detto che se le piastrine non si rialzano in maniera significativa dovrà sospendere per un bel pò o forse smettere.
voglio aggiungere: 11 anni fà moriva mia madre di cancro allo stomaco. dopo un solo ciclo di chemioterapia per infusione era diventata uno zombie. decisero di chiudere con la chemio (tra l'altro era la sperimentazione di un nuovissimo farmaco). ci informammo per la Di Bella. fu inserita nel protocollo di sperimentazione...sapete come fu fatto? presero i malati terminali definiti clinicamente "senza speranza". (forse pensavano che la Di bella fosse l'acqua di Lourdes)...poi, invece di seguire le indicazioni del dottor Di Bella (cioé: farmaco dosato a livello individuale sulla base del tipo di tumore, del suo stadio e delle caratteristiche di ogni paziente, e somministrazione con rilascio nelle 24h) ci dissero che i dosaggi erano standard e veniva fatta un'unica iniezione giornaliera per circa 30 gg consecutivi. quando andammo al Policlinico Umberto I e scoprimmo cosa volevano fare capimmo che si trattava di una enorme presa in giro ed una vera e propria truffa. ricordo che insultai quei medici cani che si prestavano ad una simile operazione. portammo mia madre da un privato che praticava la cura incriminata. Ci disse onestamente anche lui che nulla più si poteva fare per fermare il tumore ma molto per migliorare la qualità della vita. ed infatti mia madre morì dopo 4 mesi dall'inizio della cura. aveva metastasi ovunque. eppure si allettò completamente solo 15 gg prima di morire e non ebbe bisogno di morfina né di altro.
ORA: vedo mio padre lottare non contro il tumore bensì contro l'annullamento della sua esistenza causata dal farmaco...e mi chiedo: quali interessi ci sono dietro a questi farmaci? all'ospedale mi hanno rassicurata...mi hanno detto che, vista l'età di mio padre, aggiungendo che è cardiopatico e iperteso, considerata la debilitazione causata dal farmaco...possiamo star tranquilli che non soffrirà....morirà prima di arresto cardiaco!
Non so cosa lui deciderà di fare, rispetto ogni sua scelta e gli starò accanto in ogni caso. Ma la medicina e soprattutto le grandi multinazionali del farmaco, credetemi, fanno grandissimi guadagni sulla vita di noi tutti...ed il nostro interesse per loro non conta nulla.
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