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Vecchio 09-24-2009, 11:43 AM
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Ciao Freddy. Il trapianto di cellule l'ho fatto presso l'UTMO allora diretto dal dott. Bregni (ora è primario al S.Giuseppe di MI). Consiste nel prelievo di una certa quantità di cellule attraverso il prelievo del sangue del donatore che, attraverso un circuito chiuso, viene restituito allo stesso. Il prelievo dura alcune ore mentre il trapianto è una semplice trasfusione. Quello che è lungo (oltre un mese di camera sterile, in completo isolamento) è il procedimento pre e post trapianto. Tutto comincia con la ricerca del donatore che deve essere un DNA identico o molto compatibile. Ovviamente più fratelli si hanno più aumentano le probabilità (su tre fratelli ne ho due identici). Devi interrompere qualsiasi terapia almeno 3-4 mesi prima del trapianto. Devi fare una pulizia completa dell'organismo per evitare qualsiasi focolaio di futura infezione (denti ecc.). Dal momento del ricovero sei sottoposto ad un bombardamento continuo di chemio ed altre schifezze al fine di cancellare (nel vero senso del termine) il tuo sistema immunitario in modo tale che non vada in conflitto (mortale) con il nuovo sistema immunitario del donatore che vanno ad impiantarti. Dopo il trapianto sei sottoposto ad una cura con fattori di crescita che servono a stimolare il midollo a produrre più velocemente il nuovo sistema immunitario (sembra di avere un tamburo continuamente in funzione sui lombi -puoi immaginare il dolore di schiena). Dalla dimissione, per circa 6 mesi, fai una tac al mese, esami del sangue ogni 15 gg, prelievo midollare ogni mese (dolorosissimo perchè l'anestesia non raggiunge l'interno dell'osso iliaco), girare permanentemente con mascherina sul viso e devi evitare ogni contatto esterno. I valori della creatinemia schizzano a 400 - 500 per cui ho fatto innumerevoli flebo di 4 lt di fisiologica al giorno (durata media 4 ore) ecc. Il rischio è così suddiviso: 25% morte, 25% non cambia nulla, 50% successo nel senso che si può arrivare anche alla remissione completa. All'epoca, non essendoci ulteriori cure alternative e non avendo nulla da perdere ho tentato e mi è andata bene. Oggi, come vedi, essendoci altre terapie faccio queste; se e quando non avrò alternative mi rivolgero nuovamente a Milano per un altro trapianto, confidando sempre nella mia buona stella e nel Signore.
Per quanto riguarda le altre domande puoi rivolgerti senz'altro a Tommaso (25 cicli), Nanni (25 cicli), Edo ed altri che so che lavorano comunque durante la terapia. Io, grazie al tumore, sono in pensione da sei anni . Spero di essere stato esauriente.
Un caro saluto a tutti da Franco
Ciao Elly, ti vedo connessa. Secondo me quella di Pasquale è tutta una messa in scena, lascialo parlare e preoccupati di meno, lui ha comunque tanta voglia di vivere che la manifesta così: il classico bastian contrario.
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