Mini-trattato europeo: la partitocrazia antipatriottica!
Questi sono giorni cruciali per l’avvenire della cosiddetta Unione Europea. Questo condominio di pazzi vuole darsi un regolamento illeggibile e inattuabile. Chi lo definisce “mini-trattato europeo”, chi, più ampollosamente, “trattato di riforma dell’Unione Europea”. Ma riforma di che? Cosa c’è di più sbagliato e fuorviante del disegno d’integrazione europea? Un progetto, da tempo, auto-referenziale, perseguito dalla partitocrazia europea (altro che i soliti “padri nobili” Schuman, Monnet, Adenauer e De Gasperi!), che non giova né al cittadino, né alla democrazia in senso lato. Un progetto che mantiene una pletora incredibile di burocrati, tutto fuorché eletti democraticamente, i cui poteri aumentano di trattato in trattato europeo, secondi solo alle segreterie della Partitocrazia Europea, la vera burattinaia della grande sceneggiata rappresentata nei palazzi di Bruxelles. E che dire della partitocrazia di casa nostra, quella del partito unico di CentroDestraSinistra (CDS) e dei loro media compiacenti? Perché ci distraggono con cazzose frivolezze tipo: dove si collocherà il Partito Democratico di Veltroni nella famiglia europea, mentre il Cavaliere pare sia tutto affaccendato a comprare i tre senatori altoatesini della Süd Tirol Volkspartei per fare cadere il governo Prodi all’indomani della votazione in aula della legge finanziaria. Perché non si degnano, Lor Signori, di difendere DAVVERO i nostri interessi di nazione italiana in Europa? Perché mai hanno acconsentito che una simile porcheria di trattato di Lisbona comportasse, tra l’altro:
1. maggiori poteri (leggi, “ingerenze”) di Bruxelles in materia di “armonizzazione” delle politiche sociali e dei sistemi previdenziali e assistenziali dei paesi membri (che ne sarà del welfare, delle nostre pensioni?);
2. maggiori poteri di “coordinamento” da parte della UE delle politiche economiche e relazioni commerciali dei paesi membri (vuoi vedere che possiamo chiudere il nostro Ministero delle Finanze?).
3. abolizione dei poteri di veto da parte dei paesi membri sulla regolamentazione dei poteri finanziari della Banca Centrale Europea (…e chi controllerà più i Signori di Francoforte?)
4. l’istituzionalizzazione, consolidamento e il rafforzamento dei poteri del cosiddetto Eurogruppo, composto dai ministri finanziari dei paesi membri che hanno adottato l’Euro (per la gioia del ministro Padoa Schioppa, che si farà qualche giretto di troppo per le capitali europee, mentre i bamboccioni disoccupati rimangono a casa).
5. maggiori poteri decisionali di Bruxelles in materia di sicurezza e giustizia; immigrazione e asilo politico; per lo più sottratti alla sovranità e/o giurisdizione dei paesi membri (magari ti recapitano un avviso di garanzia direttamente da un tribunale di un altro paese UE!! E ti condannano pure ai sensi di un nuovo codice civile e/o penale europeo)
6. Abolizione dei poteri di veto da parte dei paesi membri nelle seguenti aree: trasporti, energia, sport e budget comunitario, missioni spaziali e ricerca scientifica (ma ha ancora senso avere dei governanti a Roma? Che ci stanno a fa’??).
Chi più ne ha, più ne metta.
Ciao Europa.
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