11-28-2007, 07:46 PM
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Originariamente inviata da Maori
Salve,
ogni volta che vado al supermercato mi ritrovo sempre a perdere delle decine di minuti davanti agli scaffali per scegliere il prodotto giusto. Uno dei dubbi ricorrenti riguarda il dentifricio: io lo scelgo di solito a rotazione fra quelli con le confezioni più grosse di prodotto ma con meno imballaggio, altro non so.
Qualcuno è a conoscenza di qualche criterio critico per scegliere il dentifricio giusto? Non esistono confezioni più grosse di quelle standard che durano meno di un mese? E ricette per fabbricarselo in casa? Voi come fate?
Grazie a chiunque mi aiuterà.
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Ti consiglio di comperare questo libro di Correggia Marinella che ti potrebbe spiegare molte cose: Manuale pratico di ecologia quotidiana.
Di seguito due estratti del libro:
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Ecocasa oggi e domani
Un prototipo di abitazione ecologica già per l'oggi è la casa-mostra itinerante Mobil. Ideata da un centro di ricerche tedesco, funziona interamente a energia solare ed eolica; risparmia acqua a più non posso; ha pareti e tetto dotati di materiali naturali per l'isolamento termico e acustico; contiene solo elettrodomestici a basso consumo; si illumina con lampadine a risparmio energetico; ha una cucina con spazi per la raccolta differenziata dei rifiuti; sono tutti ecologici i detersivi e saponi, così come le vernici e gli impregnanti per l'esterno e per l'interno (per chi volesse saperne di più rivolgersi a Greenpeace, vedi il capitolo"Indirizzi utili").
L'abitazione del futuro, secondo sperimentazioni in corso, sarà un binomio apparentemente paradossale: ipertecnologica ma "nature", supercomputerizzata ma ecologica, con elettrodomestici "intelligenti" ma anche piena di vecchi mobili tirati a lustro con sola cera d'api. Il tetto potrà perfino essere fatto di vecchi pneumatici riciclati, al posto delle belle tegole di cotto. I muri saranno in pietra, legno o mattoni, mai in cemento. La lavatrice si spegnerà quando si accorgerà che lo sporco è stato rimosso. Il letto modificherà a piacere la forma del materasso. La doccia avrà il getto programmabile. La pattumiera triterà e separerà da se i rifiuti. Il water eseguirà il primo trattamento dei liquami. Il generatore di energia eolica darà una mano ai pannelli solari per un'energia pulita e rinnovabile. I radiatori a battiscopa saranno più efficienti e salubri di quelli oggi in servizio, il frigorifero sarà un armadio addossato alla parete più fredda. Tutti i sistemi per ottenere caldo e freddo dall'esterno senza usare energia saranno sperimentati
Una dieta per il clima
È stato calcolato che l'efficienza energetica nel settore residenziale potrebbe ridurre ogni anno le emissioni di CO2 di 71 milioni di tonnellate per quanto riguarda l'energia termica e 53 milioni di tonnellate di CO2 per quanto riguarda l'elettricità. I cambiamenti dei modelli di consumo individuale ridurrebbero le emissioni di 15 milioni di tonnellate di CO2. Anzitutto, per ispirare bei calcoletti aritmetici, ecco alcuni esempi di emissione di CO2 in un anno:
Un edificio di media grandezza ben coibentato: 2500 kg di CO2 l'anno per appartamento
Lo stesso edificio non coibentato: 4200 kg
Uno scaldabagno acceso per 6 ore: 1000 kg
Uno sempre acceso: 2100 kg
Risca1damento a temperatura di 18 °C: 2900 kg
Riscaldamento a 22 °C (la legge però impone: massimo 20°C): 3600 kg
Una lampadina fluorecente compatta: 210 kg
Una 1ampadina a incandescenza: 360 kg
Una lavatrice a basso consumo, lavaggio a 30°: 250 kg
Una lavatrice tradizionale lavaggio a 90°C: 360 kg
L'Italia si è impegnata a ridurre entro il 2010 le proprie emissioni di gas serra del 6,5% rispetto ai valori del 1990, e questo è molto meno di quanto servirebbe al pianeta, perché l'Occidente raggiungerebbe un livello sostenibile solo riducendo le emissioni del 90% entro i prossimi 50-100 anni. Eppure anche il 6,5%, s i kWh consumati a casa continuano ad aumentare, sarà un traguardo difficile da raggiungere.
La proposta degli ambientalisti è: "mettersi a dieta" di CO2. Si tratterà di calcolare le emissioni di CO2 del proprio nucleo familiare e poi tagliarle di almeno il 20% e del 100% l'anno i Cfc. Una famiglia che "produce" 10000 kg di CO2 e 5000 kg di Cfc, dovrà "perdere" 2000 kg di CO2 e 5000 kg di Cfc. Ovviamente, chi oltre a spostarsi con i mezzi pubblici o in bici, ha già la casa superisolata, usa morigeratamente pochi efficienti elettrodomestici, si è dotato di lampadine a basso consumo, produce pochi rifiuti e li raccoglie separatamente, e infine mangia "ecologicamente", non potrà ridurre di granché! Va già bene così.
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