E’ NATO IL PARTITO PER LA DECRESCITA
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L’ennesimo partito. Ce ne sono già circa 40, ma tutti, con sfumature diverse, rappresentano chi auspica la crescita economica.
Alcuni la vogliono e basta, a tutti i costi, guerra compresa, altri da più di 30 anni la chiamano “sostenibile”. Ma quanto questa sostenibilità sia stata effettivamente tale è sotto gli occhi di chiunque ponga attenzione dai cambiamenti climatici in atto.
Chi rappresenta gli altri? Coloro i quali credono che produrre merci indotte ed inutili al solo scopo di sostenere l’economia sia una follia, un vicolo cieco, una sbandata dalla retta via dell’evoluzione?
Sono tanti coloro ai quali il mercato con le sue esasperazioni suscita una sensazione di disagio che, seppure in una forma poco elaborata, è riconducibile a quanto espresso nella teoria della decrescita.
Tuttavia una sorta d’incapacità di fornire una alternativa programmatica ha relegato, fino ad oggi, considerazioni di puro buon senso nel mondo dell’utopia.
Ancor più il fatto che il movimento per la decrescita non sia mai citato di fronte al grande pubblico da nessun soggetto politico, scientifico o istituzionale lo rende risibile, infantile, privo di quel credito necessario per essere considerato.
L’idea di fondare un partito è nata dalla presupposta necessità di piantare una bandiera sotto la quale immagazzinare consensi, rivendicare considerazione proponendosi come soggetto esistente ed attivo rispetto a cui confrontarsi.
Chi si riconosce nei principi della decrescita avrà da oggi una alternativa differente dalla semplice denuncia civile: se il disagio che percepisce è realmente elevato può porre il proprio nome accanto a questa bandiera e sedimentare intorno ad essa un po’ di autorevolezza.
Sollecitiamo un dibattito in merito a questa iniziativa ed invitiamo chi ha competenze specifiche e passione da mettere in gioco a collaborare nella messa a punto di obiettivi a breve e lungo termine.
Partito per la decrescita