12-09-2007, 05:02 PM
|
Administrator
|
|
Registrato dal: Jun 2007
Messaggi: 641
|
|
A Reggio Emilia l’aria peggiore in Regione e quarta d'Italia
Non male, eh? Infatti quanche tempo fa discutevo con un mio amico dopo essere stato a Milano, affermando che secondo me l'aria è peggiore qui.
Lui diceva di no dal momento che la ci sono molte più industrie e più traffico di auto, ma alla fine avevo ragione io.
http://www.linformazione.com/archivi.../03_RE0912.pdf
Quote:
Troppo smog, siamo quarti in Italia Legambiente accusa: Pm10 alle stelle, fermate le auto coi ticket di accesso uarti in Italia per inquinamento da Pm10. Quello che,fino all’altro giorno,era solo un triste primato regionale,ora, con i crismi di Legambiente diventa quasi podio nazionale.In negativo,però.E’quanto è emerso nel corso dell’8° congresso nazionale di Legambiente. In fatto di polveri sottili,7 citta' su 10 sono fuori legge.Dal 1 gennaio ad oggi Torino e' risultata la piu' inquinata,seguita da Venezia- Mestre e Verona.Il 70% delle emissioni di Pm10 (polveri sottili) e' dovuto al traffico.Negli ultimi dieci anni,inoltre,le emissioni da CO2 da trasporto stradale sono aumentate del 18%. Un ticket urbano Legambiente suggerisce di "Scoraggiare il trasporto privato con il ticket urbano" in considerazione del fatto che si sono verificati:149 giorni di superamento a Torino,127 a Venezia, 121 a Verona.E ancora,119 a Reggio Emilia,116 a Vicenza, 115 a Cagliari e Padova,107 a Lodi, 106 a Frosinone,100 a Milano e Pesaro. Secondo Legambiente e' un quadro nero quello rilevato dalla centraline di rilevamento delle polveri sottili nelle maggiori citta' italiane.I dati sul PM10 riportano un numero impressionante di superamenti giornalieri della soglia consentita dalla legge (che fissa,dal 2005,il valore limite medio giornaliero per le polveri sottili a 50 g/mc, che puo' essere superato al massimo per 35 giorni all'anno). Q Limiti superati «Questo bonus - dicono a Legambiente - e' stato invece gia' ampiamente consumato da 47 citta' su 68 (sette citta' su dieci) ».In particolare l'associazione ambientalista ritiene che si debba passare al "pay per use",introducendo "forme di ticket urbano per le automobili al fine si scoraggiare il trasporto privato recuperando nello stesso tempo risorse per il trasporto pubblico. Traffico nel mirino Il principale imputato dell'inquinamento atmosferico nelle citta' - continua Legambiente - e' il traffico che contribuisce per ben il 70% delle emissioni di PM10,l'inquinante piu' diffuso e pericoloso per la salute umana. Mentre la seconda fonte e' il riscaldamento, che varia da un contributo del 26% al nord all'8% al sud.Negli ultimi dieci anni,inoltre,le emissioni da CO2 da trasporto stradale sono aumentate del 18%,contribuendo a circa un quarto del totale nazionale di emissioni del principale gas serra". Interventi drastici «E' quindi evidente - ha detto Vittorio Cogliati Dezza,coordinatore del comitato scientifico di Legambiente - come nelle nostre citta' sia urgente invertire la rotta,con interventi strutturali sulla mobilita' cittadina,piu' efficaci dei disorganici blocchi del traffico e delle targhe alterne che ogni inverno si susseguono con scarsi risultati.Il vero obiettivo - aggiunge Cogliati Dezza - rimane quello di ridurre il numero di veicoli in circolazione,incrementando il trasporto pubblico, per migliorare non solo l'aria ma anche la qualita' della vita nei centri urbani e la salute dei cittadini». Inversione di tendenza «Il fatto che quest'anno - conclude il coordinatore del Comitato scientifico dell'associazione ambientalista - ci sia qualche debole segnale di miglioramento del numero di giorni in cui le polveri sottili hanno superato i limiti di legge non deve far cantare vittoria ai sindaci.La situazione era e resta allarmante.E inoltre il miglioramento non e' frutto di politiche strutturali nella lotta all'inquinamento atmosferico e per la tutela della salute dei cittadini». Le centraline della nostra città - in primis quella di viale Timavo - lo scorso anno hanno registrato oltre 140 superamenti dei limiti consentiti per le Pm10. LE CLASSIFICHE I dati di Arpa L’aria peggiore in Regione si respira in viale Timavo onostante lo «sgarbo» di quest’estate - quando con un’operazione di manutenzione tecnica vennero cancellati dal sito regionale di Arpa una decina di superamenti di Pm10 segnalati dalle centraline del comune capoluogo - Reggio resta la città più inquinata in Regione. Lo confermava il sito Liberiamo l’aria ieri.Sono 119 i superamenti delle concentrazioni massime consentite da gennaio nella stazione di rilevamento posta sulla trafficatissima viale Timavo.Al secondo posto, più distaccata come si vede dalla tabella,ecco Modena, con via Cimone,Piacenza con via Giordani,ancora Modena con via Giardini. N A Reggio non c’è solo la centralina di viale Timavo.Quella di viale Risorgimento ha fatto segnare 59 superamenti,mentre quella di via Amendola,dentro al S.Lazzaro,di superamenti ne ha fatto segnare 64.Tutte ampiamente fuorilegge,quindi. L’Arpa reggiana ha da poco attivato anche il monitoraggio con postazioni fisse e mobili di un inquinante più sottile e, proprio per questo, più pericoloso:le Pm 2,5.I dati finora raccolti non sono scientificamente significativi,ma la tendenza appare in linea con i dati delle altre centraline meno raffinate.In questo caso,tuttavia, la nostra salute è ancora più a rischio.
|
|