Senza un "ordine di priorità":
- prezzo;
- data di scadenza;
- tipo di produzione e lavorazione (compresa la qualità etica, se ho capito cosa intende martina, ad esempio MAI uova che non riportano almeno la dicitura "allevamento a terra", ma meglio sarebbe "all'aperto", nonostante costino di più)
- stabilimenti; per alcuni prodotti confezionati (scatolame ad esempio) la "marca" pubblicizzata e costosa, di solito etichetta diversamente alcune confezioni, a costo decisamente inferiore. A volte per una propria "sottomarca", altre volte per le marche con marchio della catena di supermercati. Tra i due prodotti "identici" ovviamente scelgo il più economico.
Per altri acquisti controllo altre cose (per esempio l'etichetta, la stoffa e le cuciture per l'abbigliamento); comunque non è detto che non sia disposto a comprare merce di "bassa qualità", se il rapporto con il prezzo e con la probabile vita dell'acquisto possano essere comunque considerati "vantaggiosi"!
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