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Vecchio 11-05-2009, 01:59 PM
Guercino Guercino non è in linea
Junior Member
 
Registrato dal: Oct 2009
Messaggi: 3
predefinito Qualche risposta e alcune precisazioni

Sono veramente colpito, davvero grazie a tutti per le parole di benvenuto.
Mi scuso se questa mia risposta alle molte sollecitazioni arriva con un certo ritardo, ma purtroppo ho dei problemi con le connessioni Internet: a casa non ho ancora l'ADSL e devo quindi utilizzare, finché posso venire a lavorare, la connessione dell'ufficio; solo che in ufficio torno solo oggi dopo qualche giorno difficile, ed ecco spiegato il lungo lasso di tempo passato dal mio primo intervento.
Dunque, vediamo di rispondere almeno a qualcosa prima che banali questioni lavorative mi obblighino a interrompere.
Nanni. Non ho particolari problemi di vista e non sono un grande esperto di pittura, ma il pittore comunque c'entra, perché la prima volta che incrociò la mia strada, ai Musei Vaticani, mi resi conto che si trattava di un divertente caso di omonimia. Allora (fine anni '80) ero alla ricerca di uno pseudonimo per una rubrica satirica che scrivevo per un giornale locale, e così Guercino fu e Guercino resta.
Non ho la documentazione completa, ma quanto prima appenderò in questo forum qualche referto radiologico recente. Quel che posso dire di certo è che tra le due ultime TAC si riscontra un aumento numerico delle lesioni epatiche, che rimangono però nell'ordine di grandezza di qualche millimetro al massimo, e inoltre il fegato si è ingrossato.
Al momento, e da due mesi e mezzo, sto prendendo dose ridotta di Nexavar (400 mg/giorno) perché la precedente esperienza a dose completa aveva aiutato la piastrinopenia dopo due mesi circa, contribuendo al fallimento dell'esperienza col sutent (una decina di giorni di assunzione, assolutamente insufficienti per giudicare). Ora i miei terapeuti si guardano bene dal ripropormi il sutent, visti i rischi elevati. L'interleuchina è stata la mia prima terapia ed è durata circa 10 mesi; col nexavar, la prima volta sono andato avanti circa 10 mesi, 6 mesi a dose piena, poi un'interruzione dovuta alla piastrinopenia e successiva riduzione della dose. Avastin+Interferone e Torisel li ho assunti per circa 2-3 mesi. Ora sono tornato al nexavar, perché le altre due alternative erano: 1) una chemio che anche i medici giudicano troppo blanda e scarsamente efficace; 2) non fare più niente e riposare l'organismo.
Elly47. Anch'io lotto e non mi faccio abbattere tanto facilmente, ma se le terapie, una via l'altra si rivelano inefficaci, che posso fare? E se anche quando sono intimamente convinto che qualcosa di positivo stia succedendo dentro di me, che mi sento bene come non mi sentivo da qualche tempo, arrivano poi i responsi delle TAC a raccontarmi tutta un'altra storia? Che cosa, di nuovo, posso fare, se non cercare di assorbire, sempre più faticosamente, l'ennesima delusione?
Picco.lino. Io impressionare qualcuno? Non è il caso. Visto il tipo di argomenti che vengono qui trattati, mi sembrava la maniera più adatta per prendere i primi contatti. Se avessi voluto impressionare qualcuno avrei detto del fatto che anche mia moglie quest'anno è stata operata di cancro al seno, ma pure in questo caso non credo di essere l'unico in una situazione del genere.
La mie lesioni al fegato non sono operabili perché troppo piccole e troppo disseminate, un intervento rischierebbe di lasciarne indietro qualcuna più del necessario.
Franca49. Tu parli di un alieno che sta dentro di noi. Io credo purtroppo che sia una bestia fin troppo umana, ed è questo che ci inquieta maggiormente: com'è possibile che qualcosa di umano possa mettersi in testa, probabilmente per puro divertimento, di farci così tanto del male così tanto ingiustificato?
Myta. Non mi sono fatto mancare niente, dici? Mi manca tanto il sutent: il fatto di non averlo potuto provare mi fa pensare che fosse proprio quella la terapia più adatta . E poi voglio provare tutto quello che uscirà nei prossimi n. anni, voglio esserci quando il farmaco miracoloso farà la sua comparsa sulla terra e in questo forum...
Purpose. Sì, le metastasi c'erano già al momento dell'operazione, per questo non sono mai riuscito a godermi appieno la buona riuscita dell'operazione: sapevo che quello era solo l'inizio di una lunga e dura lotta contro le forze del male coalizzate contro di me e il mio bel corpicino offeso nella sua integrità.
Per tutti gli altri. Grazie ancora per l'accoglienza e ci sarà tempo per parlare di me, ammesso che l'argomento sia così interessante, ma ora devo terminare il messaggio, perché mi sta venendo uno dei sempre più frequenti attacchi di stanchezza, che stanno peggiorando la qualità dela mia attuale esistenza.
Un abbraccio caloroso.
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