Cara Elly, non sono credente, anzi si può proprio dire che io sia un fervente ateo praticante; e comunque, anche senza personalizzare troppo il mio
disappunto (diciamo così, come direbbero le signorine di buona famiglia), in molti casi se Lui non esiste ci fa più bella figura.
C'è poi la questione della luce che si può intravvedere in fondo al tunnel: quasi sempre si tratta del treno che ti viene addosso in senso contrario
.
Comunque sono quasi tre anni che sto ragionando su queste cose e posso dire che ho finalmente lasciato da parte delle brutte abitudini che peggioravano la mia vita e i rapporti con gli altri, ma non sono ancora riuscito a valorizzare appieno quegli elementi positivi che voglio inserire nella mia esistenza, e questo perché chiunque di noi si porta dietro tanta di quella zavorra che col tempo diventa sempre più difficile da eliminare. Aggiungi a questo le limitazioni imposte da malattia e terapie, e avrai un quadro completo della situazione nella quale ognuno di noi si trova a lottare avendo a disposizione molta meno forza di quella che sarebbe necessaria. E così càpita che io riesca a leggere molto meno di prima; che non possa dedicarmi come vorrei alle grandi camminate in montagna che adoravo e adoro; che quando riesco ad averne il tempo non ho più la forza per mettermi a scrivere e dare forma all'opera più ambiziosa della mia scarna bibliografia; che non mi decida mai a prendere un lungo periodo di aspettativa e a partire per un solitario e randomizzato vagabondare...
Ci sono i legami, gli obblighi, le convenzioni, le costrizioni, i conformismi, le convenienze e bla bla bla... Tutta una rete che ti si avvolge intorno, che ti tiene a fondo e t'impedisce qualsiasi eccentricità, perché appena cominci ad agitarti si stringe ancora di più e ti soffoca...
Un caro saluto a tutti da (e qui mi piacerebbe scrivere "Guercino", ma visto che la convenzione dei nomi sembra prevalere scrivo) Gianni (sarà poi il vero nome o è solo più credibile?)