Vedo un sacco di ragazze collegate... ciao tose!! Come procede il sabato pomeriggio? Qui è uggioso tipo la giornata di Battisti. Sono felicissimo per l'ottimo risultato del carissimo
Don, finalmente seduto!! Certo cara
Isa che il fisiatra (poverino) non immaginava minimamente con chi aveva a che fare
Penso che non abbia mai ricevuto un trattamento itticofaciale (a pesci in faccia) del genere da una persona che, secondo lui, non aveva voce in capitolo. Chissà cosa avrà scritto sul suo rapporto...."qui abita una tigre, un diavolo della Tasmania, cancellate questo indirizzo dall'agenda USL..." Brava Isa, d'ora in poi forse dovremo chiamarti Iso
Cara
Daniela, penso che con l'
oncologo si debba instaurare un rapporto di piena e totale fiducia, d'altronde mettiamo nelle sue mani la nostra VITA e non un piede o un ditino della mano! Certo che se le metastasi hanno intaccato altri organi bisogna consultare anche gli specialisti di questi. Per esempio a me le metastasi, oltre che ai polmoni e surrene, hanno occluso il bronco superiore. A questo punto son dovuto ricorrere per forza al chirurgo pneumologo e, visto che opera con laser e ansa termica, anche al radioterapista. Hanno operato insieme e, di comune accordo, hanno eseguito le varie radioterapie. Devo dire che in tutti questi anni, da circa 8 ho abbandonato l'urologo e da circa 2 ho abbandonato l'ematologo. La lotta si è spostata su altri fronti per cui oltre che dall'oncologo sono seguito in contemporanea dal pneumologo, dal radioterapista e dall'endocrinologo. Una cosa è certa, i referti tac li leggo per primo poi, se c'è qualcosa che non capisco al volo, mi rivolgo immediatamente dallo specialista dell'organo interessato. Per fortuna ho sempre trovato persone estremamente gentili e comprensive che non mi hanno mai mandato a quel paese anche quando, fuori orario e senza preavviso, mi presento da loro per fargli leggere il referto. La radioterapia che alcuni di noi hanno fatto, compreso io, è servita per necrotizzare alcune masse che stavano ricrescendo. Non serve certo a guarire ma spesso evita qualche intervento chirurgico piuttosto delicato. Se hai piena fiducia nell'oncoklogo, segui i suoi consigli e fidati. Non voler affrontare i risultati in prima persona, ma affidarsi al medico, è cosa giusta per chi non ha il carattere giusto. Questo non significa essere vigliacchi o non voler accetare la realtà. Significa solo conoscersi e principalmente conoscere i propri limiti. Continua così che sei di valido aiuto a tua madre.
Bobo non ti preoccupare... la tac non evidenzierà nulla di nuovo o di sospetto.. tutto nella norma. Beviti una tisana e rilassati anche perchè il 20 è lontano....
Paolo sono felice che papà Vito (o Leonardo?) stia meglio e riassapori la libertà e l'aria fresca. E' penalizzante restare confinati in casa, anche quando fuori è brutto o fa freddo. Sembra di essere veramente malati e, almeno a me, la tristezza prende il sopravvento.
Nausicaa, i "calli", sia da sutent che da
nexavar, purtroppo sono nostri compagni di vita. Perdurano e dureranno per tutta la terapia. Si attenuano verso la fine della prima settimana di pausa per scomparire alla seconda e ricompaiono inesorabilmente verso il 7° - 10° giorno di assunzione sutent. Ad alcuni, come me, provocano dolori anche alle ossa immediatamente sottostanti (connessione delle falangi), ad altri arrivano a sanguinare, per altri ancora sono decisamente sopportabili. Nella fase acuta cammino con dolore e zoppico vistosamente (pensavano che avessi problemi al menisco!) e con le mani non riesco ad aprire una bottiglia d'acqua o ad usare correttamente coltello e forchetta, figurati che per lavarmi devo usare i guanti in gomma perchè anche l'acqua o il sapone bruciano!!!! Nonostante tutto esco (in bicicletta) e mangio regolarmente. Non ti preoccupare che alla fine ci si abitua anche a questo! Ora vi lascio, ciao a tutti e tutte da Franco