Stamane sono andata al colloquio dal
oncologo per valutare la situazione post-tac.
Nonostante la recidiva in loggia renale sia sparita e le metastasi epatiche presentino una maggior componente necrotica e una modesta riduzione delle loro dimensioni, la formazione di densità liquida in sede inguinale presenta un incremento di dimensione.
Questo, per l'oncologa e la sua equipe, non pare un buon segnale. Questa formazione è da 6 anni che c'è, già alla sua comparsa non ebbe esiti in esame istologico, dopo un agoaspirato e neanche un anno fà alla biopsia vera e propria. Successivamente, dopo due cicli, dalla tac fù rilevato una diminuzione notevole, al punto che l'avvertivo appena. Questa riduzione venne interpretata come una risposta al sutent, ora all'ingrandimento, viene invece interpretata come una perdita di efficacia della terapia.
In conclusione ci sono due alternative:
l'asportazione della formazione (per vedere che cavolo è) e continuare con il sutent, oppure cambiare terapia.
Mi hanno proposto uno studio di Torisel in seconda linea. A me potrebbe anche andare bene, ma ci sono un sacco di problemi. Siccome il protocollo è molto rigido, dovrei prima superare degli esami, è in infusione ed io ho delle vene schifosissime ed ultimo ci stiamo avvicinando al Natale, quindi un cambio di terapia (per gli effetti collaterali) od un intervento sarebbero un casino in più.
Ho letto, nella sezione apposita, che un utente è in questa terapia da oltre un anno e pare che funzioni.
Cosa ne pensate? Qualcuno di voi ha già sperimentato il torisel?
Io non sono affatto di buon umore, alla buona notizia delle riduzioni, si aggiunge questa doccia fredda.
Adriana