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Vecchio 11-29-2009, 04:51 PM
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Buongiorno a tutti. Oggi ho dormito fino a tardi e mi giustifico in quanto ero molto stanco per la giornata di ieri. Ho partecipato, come ogni anno da circa 7, alla “colletta alimentare” cercando di tenere a bada e coordinare gli scout del branco ed il gruppo ACR. Entrambi scalmanati e giocosi ma simpatici da morire. Tutto il contrario delle vecchiette della Caritas che ho avuto la mattina. Comunque, dalle 8 alle 20, siamo riusciti a raccogliere ben 3.300 kg di alimenti battendo ogni record precedente e raccogliendo più della metà di quanto raccolto da tutto il vicariato. Giornata molto faticosa ma di soddisfazione unica! Ancora adesso mi domando come sono riuscito a stare in piedi tutto il giorno e movimentare tanta roba! Ho i piedi che non esistono più e la schiena a pezzi ma sono felice.
Cara Daniela in effetti, da quanto scrivi, i polmoni di tuo padre non dovrebbero essere operabili. La sua situazione somiglia molto alla mia di qualche anno fa, quando avevo, in totale, 13 piccole metastasi ad entrambi i polmoni. Le metastasi a “macchia di leopardo” non possono essere operate perché ridurrebbero i polmoni a gruviera, troppo invasivo e devastante come intervento. Il nodulo al mediastino non è scritto che è di natura secondaria per cui non credo sia una nuova metastasi. In sintesi sono le parole che ti ha già detto Myta.. Forse è ancora presto per dire se il sutent ha fatto o meno la sua parte per cui sono certo che gli oncologi continueranno la terapia. Un invito alla fiducia e speranza è d’obbligo anche perché la situazione non mi pare così disperata.
Isa le cose non mi vanno così male: solite piaghe ai piedi e mani, colorito giallo canarino, peso in caduta, stanchezza dietro l’angolo ecc. ma NIENTE mal di testa, o meglio niente di forte o di non sopportabile. Anche adesso, mentre scrivo, le tempie pulsano e martellano un pochino il cervello ma niente di più. Sono felice per il Don, mi auguro che presto possa rientrare alla grande nella SUA chiesa e dire Messa come si deve davanti a tutti i SUOI fedeli anche se in carrozzina. Salutamelo tanto e digli che sono contento che finalmente si sia deciso a prendere il toro per le corna chiedendo e parlando della sua situazione reale.
Tommaso non seu becciu e mulleri mia esti una cosa meravillosa, accantu ad issa su tempu esti bolau e non appu supportau nudda. È bello ogni tanto rispolverare una lingua che credevo morta dentro di me. Giusto l’altro giorno, mentre andavamo a cena abbiamo parlato del tempo trascorso insieme. La mia vita accanto a lei è divisa in tre parti: i primi anni (6-7) sono stati di assestamento e tutti dedicati ai bambini con poco tempo per noi; i successivi 12 sono stati pieni di impegni lavorativi e tanti problemi di salute; gli ultimi 6 sono stati i più completi e maturi, interamente dedicati a noi. Nonostante la ripresa della malattia sono stati felici ed intensi come non mai e mi auguro che anche i prossimi siano così.
Un caro saluto a tutti dal vostro affezionato Franco
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