Dunque cara Monia, mi trovo in grande imbarazzo per due motivi, uno perchè non ci conosciamo di persona e due perchè l'argomento è così delicato che le parole non solo devono essere pesate prima di essere scritte ma vanno valutate con grande attenzione, per non alimentare facili speranze e per non deprimere.
Hippo ti sprona giustamente (ma anche un po' ingenuamente) nella direzione chiamiamola così "igienista", lo fa in buona fede e, tutto sommato, avrebbe ragione se tu non fossi già ammalata perchè uno stile di vita "sano" ovviamente contribuirebbe al benessere generale ma oggi come oggi non sarebbe "curativo".
Per lo stesso motivo la maggior parte degli oncologi non consiglia di smettere di fumare a chi è già ammalato di tumore al polmone perchè questo non influirebbe sul decorso della malattia.
Hippo ha però ragione quando afferma che il tuo pur forte (in origine) sistema immunitario non ce la farà ad arginare contemporaneamente la malattia e la tossicità delle cure.
Ora vengo al mio imbarazzo nei tuoi confronti perchè devo scriverti cose che non ti farà piacere leggere.
Il cancro al seno non si può cronicizzare, non dopo che ha prodotto metastasi.
Se si trattasse di un nodulo maligno ben localizzato e si iniziasse una cura efficace tenendolo sotto controllo nel tempo, senza irradiarlo, senza asportarlo e senza subìre chemioterapie allora con il passare degli anni anni si potrebbe parlare di malattia cronica.
Al tuo stadio attuale, pur essendo l'organismo umano una potentissima macchina di autoguarigione, devi necessariamente cambiare strada, non ho alcun dubbio in proposito, e forse (se il tuo sisteme immunitario è ancora combattivo, come credo) potrai guadagnare tempo, anni.
Sono andato a rileggere il tuo secondo messaggio, quello in cui racconti del momento in cui ti hanno informata della della diagnosi, è inutile recriminare, anche perchè probabilmente il decorso sarebbe rimasto invariato, tuttavia secondo i protocolli convenzionali qualcosa si sarebbe potuta fare meglio.
Credo tu sia una persona caparbia (è un bene, la caparbietà aiuta anche a combattere le malattie) chiedi consigli e confronti ma, di fatto, non hai intenzione di cambiare strada e ti accontenti delle risposte falsamente rassicuranti che ti danno i "tuoi" medici senza incalzarli con domande più precise.
Se non ci fossero altre possibilità non mi permetterei di parlarti così, ma altre possibilità, valide, ci sono.
Tu hai il diritto di vivere per tua figlia, per i tuoi cari e per te stessa, perchè sei giovane e hai ancora molte cose da fare nella vita.
Ovviamente ti chiedo scusa per averti turbato ma quel pizzico di Fede che ho mi suggerisce che niente accade per caso.
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