carissima Monia, per coinvolgermi (una volta di più) dovrei sapere che ha senso, che sei veramente convinta e determinata e che sei disposta a prendere in mano le redini della tua vita pur con il supporto di amici e congiunti oltrechè di nuovi medici, pur mantenendo i rapporti con gli attuali, semprechè dimostrino un po' di umiltà e di volere il tuo bene.
Credo che prima tu debba fare domande dirette a chi si sta prendendo cura di te e pretendere risposte che non lascino adito ad equivoci: tempi di sopravvivenza, qualità della vita.
Se le risposte ti piaceranno (ma non dovrai accontentarti di risposte vaghe o sinonimi edulcorati) allora probabilmente preferirai restare dove sei, altrimenti ti sarà più facile vincere lo scetticismo e quel "pizzico" di diffidenza che si percepiscono dalle tue parole e ti sembrerà di avere meno da perdere a seguire nuove strade.
Non è un buon medico quello che crede di possedere la verità, quello che limita le possibilità dei suoi pazienti solo alle sue conoscenze.
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