Carissima Monia,
ho aspettato per qualche giorno una tua risposta dopo aver risposto al tuo indirizzo mail privato; sapevo che il 4 gennaio dovevi sottoporti ad una visita di controllo nel corso della quale ti avrebbero proposto nuove terapie e dove tu avresti fatto domande precise pretendendo risposte precise.
Poi visto che non rispondevi all'indirizzo da cui ti ho risposto ho anche smesso di aprire l'indirizzo mail con il quale mi sono iscritto a questo forum; oggi l'ho riaperto per caso ed ho trovato il tuo messaggio.
Ma veniamo a te o meglio alla tua situazione.
L'Herceptin, il cui principio attivo si chiama Trastuzumab, appartiene alla classe di quei farmaci antitumorali che vengono definiti anticorpi monoclonali; viene utilizzato quando precedenti trattamenti non hanno prodotto efficacia.
Viene anche somministrato associandolo a farmaci chemioterapici previsti nella prima linea di trattamento del carcinoma mammario metastatico.
Immagino tu abbia già fatto ricerche e ti sia già opportunamente informata, nel caso puoi leggere questa pagina medicinelab.net/farmaci/herceptin.htm.
Detto quanto sopra aggiungo che è quasi una fortuna che tu non possa praticare questa cura perchè (e se farai ricerche su forum autonomi-e non di case farmaceutiche o di associazioni legate a reparti di oncologia-scoprirai che la sua efficacia è molto limitata nel mentre sono tutt'altro che rare le manifestazioni di effetti collaterali gravi, sopratutto quando viene associata a chemioterapici.
Oncologi previdenti ne limitano la somministrazione alle sole donne che esprimono la massima ricettività sconsigliandolo alle altre.
Ora se il tuo è un carcinoma metastatico e le prime linee di trattamento non hanno fermato la malattia credo sia ora che tu prenda in considerazione altre terapie.
Naturalmente per farlo devi avere le idee chiare e, al momento di cambiare, niente scrupoli; per questo è importante che tu chieda quali terapie possono ancora giovarti, per quanto tempo e a prezzo di quali controindicazioni ed effetti collaterali; tutto questo poi deve implicare la dichiarazione di una prognosi da parte dei medici che ti hanno attualmente in cura.
Non voglio sembrarti duro, tutt'altro! Vorrei solo spronarti ad essere realista; perchè sei una giovane mamma e, aldilà di quanto mi hai scritto, hai diritto a vivere per altri decenni.
Se c'è (e c'è!) una diversa strada da percorrere devi poterla praticare nella piena consapevolezza e libera da pregiudizi.
E' vero, ci vuole coraggio, ma sarà più facile per te se questo coraggio lo troverai come prima cosa per ottenere quelle risposte che ti mettano nella condizione di conoscere a che punto ti trovi del tuo percorso.
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