Carissimi amici buona serata a tutti. Come sapete e come più volte ho detto, quando non ho nulla di bello o di intelligente da dire taccio… e questi sono giorni in cui non ho nulla di intelligente da dire. Però dopo il graditissimo intervento di
Don Angelo non posso fare a meno di svegliarmi dal mio torpore e scrivere qualcosa. Prima di tutto
Don Angelo ti voglio ringraziare (permettimi di darti del tu come faccio da sempre con quasi tutti i preti e parroci). Le tue sono parole bellissime ma, permettimi e scusami, non del tutto esatte. I complimenti mi lusingano e questo è già un male! Io sono solo un piccolo e insignificante contenitore di semi di senape che ogni tanto ne perde qualcuno (come la brocca che perde le gocce d’acqua lungo la strada). Hai quasi indovinato, in effetti da ragazzo, quando facevo il chierichetto, volevo diventare prete ma poi la società, le distrazioni, le ragazze ecc. mi hanno portato su strade diverse, decisamente più larghe e regolari. Ho sempre “sentito l’esigenza” di parlare alla gente cercando di alleviare la sofferenza, non fisica –per questo ci sono i medici- spesso causata dalla solitudine, da determinate condizioni sociali ecc. Nella mia carriera, pur avendo fatto un solo arresto e aver girato e prestato servizio senza pistola per scelta di vita, penso di aver fatto un buon lavoro consigliando più che reprimendo. Da anni mi sono dedicato al volontariato ma ancora non ho trovato quello che cerco, o meglio non ho ancora trovato il coraggio, la forza interiore di seguire quello che il cuore e la testa mi dicono di fare. Per il momento non posso farlo, forse un giorno chissà…
Ora basta perché altrimenti questo post somiglierà tanto ad un sermone. Sono al quinto giorno di pastiglia e ancora gli effetti non si fanno sentire, non tarderanno ancora tanto, però nel frattempo vado avanti con la mia vita spensierata, perché in effetti è così… non ho pensieri opprimenti o negativi; sto attraversando un bel periodo ricco di soddisfazioni, forse per alcuni piccole ma per me grandi. Ho una famiglia stupenda, una casa tirata su con grandi sacrifici per cui me la godo al massimo perché so quanto mi/ci è costata, una situazione economica soddisfacente (anche se non prendo molto di pensione) riesco a non farmi mancare nulla e, principalmente, non far mancare nulla ai miei ragazzi. Di cosa dovrei lamentarmi? Della salute direte voi o qualcuno male informato. No, non mi lamento della salute, anche se apparentemente è malandata. Primo di tutto sono qui, a godermi la mia famiglia e quello che mi circonda; secondo i disagi provocati dalla terapia sono piccola cosa con la possibilità di vita che questa mi da e mi ha dato in questi anni. Due anni fa dicevo ad Alberto che non ero sicuro, e questo mi addolorava molto, di poter festeggiare il mio 25° di matrimonio e di vedere mio figlio laureato. Il Sutent mi ha permesso di fare entrambe le cose, mi ha permesso di fare un mini viaggio di nozze con mia moglie, mi ha permesso di continuare a coltivare la mia passione per il ballo e le passeggiate in bici con mia moglie, mi permette di fare…..
Questo è il messaggio, caro
Don Angelo che do a tutti: continuate a vivere, stringendo i denti, mordendo la vita che sembra volerci scappare via o scaricare e quando la terapia ci sconvolge, ci annienta la voglia di fare, allora bisogna violentare il nostro essere e costringerci a reagire prendendoci piccole rivincite. Piccole cose che per noi diventano grandi cose: una messa celebrata nella nostra chiesa insieme ai nostri ragazzi; una passeggiata di pochi metri con chi ci ama e condivide il nostro inferno; abbracciare la nostra nipotina e giocare con lei facendogli capire che è tutto il nostro mondo e che nulla ci separerà; mettersi al fianco di nostro figlio ed aiutarlo a studiare oppure condividere con lui la sua musica orripilante che ci strazia le orecchie; accogliere con un sorriso e con molta serenità nostra moglie che rientra la sera dal lavoro facendogli capire che tutto va bene anche se non è vero, giusto per non farla preoccupare ulteriormente ecc. Tante piccole cose, messe insieme, fanno una grande cosa: aiutano noi e gli altri a vivere meglio! Adesso, dopo questa logorroica, enorme fesseria, vi lascio perché è rientrato il mio ragazzo, Enrico quello “piccolo” di 18 anni, che ha appena finito le prove settimanali con il suo “complesso” (canzoni orrende, tutte in inglese per cui non ci capisco nulla e solo un gran fracasso di strumenti) per cui vado a sentire i suoi progressi…. Un carissimo abbraccio a Te
Don Angelo, spero che tu possa stare meglio e che possa intervenire più spesso perché è un piacere leggerti. A tutti gli altri un caloroso saluto. A
Pasquale,
Maurizio e
Freddy le mie felicitazioni per i buoni risultati degli esami, a
Soni un in bocca al lupo speciale per la tac.
Per ultimo voglio essere il primo, scusate il gioco di parole, a fare gli auguri di buon compleanno a
Rosanna per domani…
TANTI AUGURI WONDER WOMAN
Carissima
Manuela ho appena letto il post: sono immensamente dispiaciuto per quanto è accaduto a tuo padre. Se ti può essere di conforto sappi che ora lui è davanti, al fianco della Luce immensa che illunina tutti noi. Tu e tua madre avete avuto la fortuna immensa di assisterlo fino alla fine così che lui ha goduto della vostra presenza e della vostra vista fino all'ultimo istante. Lui vi accompagnerà sempre, come tu hai detto, attraverso i ricordi. Le immagini faranno in modo che lui sia sempre presente nella tua vita così come lo hai conosciuto nei suoi momenti migliori. Voiu non lo dimenticherete e Lui vi seguirà in ogni istante della vostra vita con una presenza costante e vigile. Un immenso abbraccio ed una preghiera: non lasciarci. Ciao
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Un carissimo saluto da Franco