Depressione come meccanismo di autodifesa della specie umana
Voglio fare una piccola riflessione sulle cause della depressione.
Sappiamo che all’uomo piace naturalmente fare delle cose che sono utili per la sopravvivenza, come fare l’amore, necessario per la riproduzione della specie, oppure mangiare quando si ha fame, dormire quando si ha sonno ecc.
Sappiamo anche che all’opposto soffriamo quando facciamo delle cose che sono contro la sopravvivenza, come ferirci e proviamo dolore, oppure quando ci muore una persona cara (e quindi utile per i nostri affetti).
Detto questo, la depressione non potremmo inquadrarla come una conseguenza dell’inutilità di una persona?
In epoca remota infatti, una persona che non era utile poteva essere di peso al gruppo mettendo a rischio la sopravvivenza di tutti e allora con i secoli e le generazioni, potrebbe essersi innescato un meccanismo nell’uomo di autodistruzione: la depressione per l’appunto.
A supporto di questa teoria ci sono molti fatti, per esempio che la depressione è una malattia moderna, di quando si sta bene, di quando non si ha bisogno di nulla e di dare nulla; nei villaggi più poveri, dove si muore di fame, la depressione non esiste perché tutto sono utili nel loro piccolo; per aiutare una persona depressa è risaputo che si più chiederle aiuto per farle fare delle piccole cose che sa fare e che le possono dare soddisfazione facendola sentire per l’appunto utile ecc.
Se tutto questo fosse confermato, per curare la depressione basterebbe aumentare l’utilità delle persone che ne sono affette ma anche questo non è facile, però potrebbe essere la strada da seguire.
Che ne pensate?
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