Carissimo
Giuseppe nel darti il mio e nostro calorosissimo benvenuto tra noi, anche se noi e tua moglie per prima ne avremo fatto molto volentieri a meno, ti ringrazio per le bellissime parole che hai usato nel raccontare la vostra esperienza, testimonianza di sincero e forte affetto, amore per tua moglie e per la vita in genere. Mi ritrovo nel vostro essere combattivi. La tua lunga partecipazione da latitante dimostra, e ciò sarà molto gradito al nostro amministratore
Marco, quanto sia seguito questo forum anche se assiduamente frequentato solo da una cinquantina di pazzi scatenati
. È la famiglia allargata più fenomenale/squinternata al mondo: gente che nonostante tutto, nonostante la malattia, le avversità, i dolori, i lutti continua a credere nella vita, continua a morderla avidamente come se non ce ne fosse abbastanza per tutti. Non sto a presentarti i vari componenti perché vedo che ci conosci abbastanza bene. L’immagine che hai reso ribattezzando l’inno all’Egitto come inno alla vita è sublime: auguro a tua moglie, ed alla vostra famiglia, tanta gioia e baldanza fisica quanto mi ispira tale brano. In bocca al lupo.
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Un carissimo saluto da Franco