Dal Don a ... (io non ho più voce in capitolo oramai..Isa)
Caro Franco, non è che la fede sia un dogma. Si, appartiene ad un dogma, ma è un dono di Dio. Quante volte nella mia vita ho sentito questa espressione "mi piacerebbe credere, mi piacerebbe avere fede, tuttavia non ci riesco...mi è difficile, quindi concludo che non ci credo", questo perché la fede è un grande dono di Dio che è difficile da accettare. Se io non credo, la mia intelligenza non è rimessa in discussione. Quante volte sentiamo dire "fede e scienza"! La fede non va contro la ragione o contro la scienza.
Sulle encicliche, troviamo passaggi che possiamo condividere, certo, tuttavia sono passaggi che mi aiutano, che mi portano sulla soglia della fede perché poi bisogna fare, come dicevi tu, questo salto che deve portarci a credere che quello che Gesù o GP2 dice siano effettivamente valori grandi, immensi.
La fede corre su strade che evidentemente noi non conosciamo. C'è un libro "Dio esiste, io l'ho incontrato", scritto da un grande ateo il quale un pomeriggio, mentre aspettava un amico,non sapendo cosa fare, è entrato in una chiesa e in questa chiesa, davanti all'altare, ha ritrovato la fede....nello spazio di 2 minuti! Non è un libro scritto da una persona che non ha intelligenza, o non è colta, o non si pone questi problemi, ma bensì da una persona che come Paolo, è stata folgorata sulla vita di Damasco! A volte si fa l'errore di dire "Ecco, questa è la fede! Due più due fa quattro, quindi ecco la fede, trovata!". Ma i passaggi che il Signore ti chiama a fare, sono passaggi di fede. Molte persone hanno perso la fede negli anni della giovinezza e poi l'hanno ritrovata attraverso i propri figli che andavano a catechismo!
Io ammiro sempre molto le persone come te Franco, te lo dico sinceramente, che nonostante le difficoltà, vivendo in un mondo che certo non ci porta a credere (in questo periodo poi in cui si aprono i giornali e della Chiesa se ne leggono di tutti i colori poi!), hanno una tale profondità e leggono, approfondiscono! E' sempre uno stupore per me, te lo dico, che mi riempie però di gioia, di ammirazione e sono spesso le persone come te che mi fanno sentire quasi a disagio, come se invece io non avessi fatto abbastanza, ma che mi fanno anche dire che "Dio continua a credere in noi, uomini, nonostante noi stessi!". Quindi grazie Franco!
Elly, la malattia è molto democratica, capita a tutti!! Non arriviamo alla conclusione "mio marito non ha la fede" perché davvero non sappiamo dove arriva la fede e a chi!Purtroppo noi pensiamo che abbia dei parametri ben precisi, mentre invece questi parametri non esistono, ci sono persone che non vanno mai in chiesa, eppure, hanno una fede davvero grandissima! Il Signore parla con molta umanità prima di tutto - e spesso non lo scopriamo nella sua umanità - e bisogna essere capaci di vedere questa presenza del Signore,fatta di amore, di misericordia mentre spesso gli attribuiamo un modo di fare che è tutto nostro, lo facciamo rientrare in schemi e categorie che sono davvero nostre e non sue, ma questo non corrisponde, secondo me, alla verità. Lui ha ben altri percorsi, ben altre strade. In questa Settimana Santa, basterebbe leggere il Vangelo di domani quando Gesù dice al ladrone "Oggi sarai con me in Paradiso"! Per noi questo sarebbe assurdo, mentre invece, per Lui, no!
Lucy: Isa mi ha raccontato di tuo marito, cosa posso dirti? io non sò come affronterei questo momento della mia vita se non fossi circondato da serenità e affetto, quindi faccio fatica a pensare ad un uomo, ammalato come me, che invece si allontana da tutti! Pensa che il mio più grande timore è che ad un certo punto invece tutti si stufino e se ne vadano loro! (Isa dice che lei si stufa sì delle volte ma di non sperarci, che non se ne va...niente cambio della guardia! Però sai il detto, "si sa quello che si lascia ma non si sa quello che si trova"!) Forse lui deve passare attraverso una croce, la sua croce, per poi ritrovare il gusto della serenità,della famiglia, tornare ad apprezzare tutti i doni che Dio gli ha dato senza guardare solo alla sua sofferenza. Non è facile, ma preghiamoci su in questa Settimana Santa.
Adriana, carissima, fede e pratica sono due realtà ben distinte: Si può essere praticante e...non avere fede!Credimi, ne ho viste parecchie di persone così alle mie stesse messe e per anni! Il loro entrare in comunione con il Signore, il Vangelo, è solamente un fatto ripetitivo, che si portano dentro.. Il confondere la pratica con la fede è molto rischioso. Io posso avere una grande fede e non essere praticante. Io posso essere un grande praticante, rigorosissimo,ligio, pio, recitare lodi,vespri, rosari su rosari,non perdermi mai una messa.... e tuttavia non avere fede. La fede la scopri quando ti trovi davanti ad un muro, e adesso prova a vedere se riesci ad andare oltre! Può quindi darsi benissimo che la pratica proposta non ci aiuti per nulla a incontrare Cristo, quindi ti posso dare ragione sotto certi aspetti. Però il rischio che si corre, è di essere molto autoreferenziali così facendo. Io sono io,quindi sono io quello che determina la mia fede, sono io che determino il modo di credere e questo può essere un errore: se la Chiesa è una comunità, deve avere delle persone che aiutano a cercare quei percorsi comunitari. Il detto "Cristo si, Chiesa no", che ho spesso sentito dai miei stessi ragazzi in oratorio.... ma occorre fermarsi un momento per evitare di correre il rischio di farti tu stesso referente e non il Signore. Il confrontarsi con un altro, ad esempio nella confessione, ci permette di non farci da specchio da soli, ma di avere lo sguardo di un fratello in questo caso che può vegliare sull'autenticità del nostro cammino di fede, in maniera più obiettiva diciamo..Tieni presente che noi sacerdoti, dovremmo confessarci ogni 8 giorni. Chiaramente ci sono settimane in cui uno sente di non aver niente da confessare, grazie a Dio, capita di trascorrere 8 giorni senza commettere alcun peccato, eppure questa "regola" esiste proprio per evitare che noi per primi (che già sappiamo tanto su Dio, di Dio, dei veri esperti in materia!) diventiamo autoreferenziali, facendo quindi tutto da noi ma finendo poi con il fare della fede un abito che ci stia molto ma molto comodo! Quindi, decisamente, troppo!!
Soni, i dubbi che tu hai, per me, sono espressione che la tua è una fede che sta maturando, che sta crescendo. Questi dubbi ti dicono che tu la stai cercando e questa tua ricerca, a me, dicono che sei sulla strada giusta.
Questi dubbi, non ti preoccupare, fanno parte della crescita della fede e se non ci fossero, sarebbe un grosso guaio!
Io mi sono permesso di rispondere ma sono un uomo come voi che nella vita ha fatto il prete, nulla più. Sempre in mezzo ai ragazzi, in bicicletta, in oratorio, ma non sono un teologo o altro.....Quindi non ho "Le Risposte", ho solo da offrire quello che ho imparato in tutti questi anni,attraverso l'esperienza sul campo, la preghiera,ma parlo da fratello a fratello o da fratello a sorella, nulla più....Buon inizio di Settimana Santa a tutti voi, che sia un momento privilegiato per metterci in ascolto proprio della grande umanità di Gesù. Forse mai come in questi prossimi giorni Gesù è davvero vicino a noi tutti, da uomo, come noi, con i nostri timori, i nostri dubbi, le nostre paure. Don Angelo
(e Isa che scrive mentre lui parla...Maria era la Serva del Signore, io sono diventata la Serva del Carioni! Mediterò su questo fatto...Baci a tutti)
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