Guarda, per quel che mi riguarda apprezzo l'arte quando non è vincolata da propositi commerciali.
Un tizio baffuto nei suoi dischi applicava un'etichetta che diceva più o meno questo: "Warning, no potencial-commercial!"
Non riesco proprio ad ascoltare la musica scritta con il solo fine di essere "consumata" dal grande pubblico.
Anni fa lessi un intervista di una popstar, forse Elthon John, che diceva che lui scrive cose che il pubblico vuole sentirsi dire... questo è il guaio della musica.
Amo i gruppi underground, quelli da un album e poi addio perchè i soldi sono finiti, amo il Canterbury ed il prog italiano, amo tutto ciò che non è stato creato per il primario obiettivo di far soldi.
Questa è l'altra faccia (oscura ma bellissima) della musica.
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