Spiegherò brevemente senza infiorettare con falsi pudori, ognuno pensi ciò che gli pare, questa è la mia esperienza.
Nella separazione c'è già il seme della disgrazia.
Corpo e mente sono intimamente legati, possono essere separati e sviluppati singolarmente, ma anche in maniera sinergica.
Nel corpo, che è espressione del DNA si trova in seme tutto il nostro passato, inteso come umanità dagli albori ad ora ed il nostro futuro.
Ogni realizzazione possibile e ogni dato conquistato sono già qui.
Non abbisogniamo di nulla.
Siamo già illuminati, la Via non è nell'aggiungere, ma semmai nel perdere.
In noi è presente tutto lo scibile noto e tutto ciò che sarà.
Questa affermazione appare pretenziosa, ma solo per chi non ha sperimentato da se stesso che è la realtà.
Il corpo è la nosta biblioteca, per accedervi bisogna conoscerne le porte, avere le chiavi, saper leggere e saper cercare i volumi contenuti, facendo questo diventiamo meritevoli.
Nel corpo è presente la vera conoscenza.
Il processo mentale è posteriore, porta a galla ciò che è indefinito, ma realmente conosciuto, palesando ciò che prima era nascosto, ma perdendone inevitabilmente la conoscenza reale.
La vera conoscenza è inconscia e naturale.
Appare un paradosso, ma solo perchè non si pensa correttamente.
Per giungere ad un corretto pensare bisogna utilizzare la respirazione giusta che non da spazio alla vanità del pensiero e trancia la radice del pensiero superfluo.
Solo l'adesso è reale.
Il lavoro sul corpo è lungo, doloroso e affascinante.
Comprendere, sentire e padroneggiare le 7 connessioni, aprire le sette porte o i sette cancelli, costituire un centro forte sono le fondamenta su cui costruire quello che i Taosti chiamano il corpo d'oro.
Dirigere la propria mente ad un corretto pensiero deve essere fatto costantemente.
Saper muovere e indirizzare l'energia interna separando e unendo il pesante e il leggero, il vuoto e il pieno, il forte e il debole, questo è il modo.
L'addestramento non finisce mai.
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