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Vecchio 05-13-2010, 07:00 PM
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Carissima Franc… dunque vediamo di darti qualche chiarimento in più perché mi pare che le informazioni ricevute non siano complete. Il sutent nasce e viene sperimentato come cure specifica per il tumore renale recidivante, cioè con presenza di metastasi, in alternativa alle cure chemioterapiche di prima linea classiche che non hanno funzionato a dovere. Non ho mai sentito parlare del sutent come cura preventiva e questo è spiegato dalla funzione specifica del sutent: il sunitinib (principio attivo del sutent) è un inibitore dei recettori del fattore di crescita vascolare e del fattore di crescita derivante dalle piastrine. Questa azione inibitoria è responsabile della diretta attività antitumorale ed antiangiogenica del farmaco. In poche parole il sutent, bloccando la crescita dei vasi sanguigni che le cellule tumorali favoriscono e da cui si nutrono, cerca di affamare e far morire di fame le cellule tumorali. Il Sutent è attualmente approvato come trattamento di seconda linea nei pazienti con tumore a cellule renali metastatico, che non hanno risposto o non sono idonei alla somministrazione di interleuchina-2. Di conseguenza, lo capisce da sola, la terapia sutent non ha come scopo principale quello di guarire, benché ci siano stati casi di regressione completa, bensì quello di cronicizzare la malattia, mantenendo invariate le dimensioni delle lesioni tumorali. Ne discende che la terapia deve essere fatta a vita. Secondo gli Autori di alcuni studi clinici, l'inibitore della tirosin-chinasi sunitinib offre dei miglioramenti terapeutici per i pazienti affetti da carcinoma a cellule renali metastatizzato, ma è ben lontano dal rappresentare una cura. Ecco perché sono molto perplesso quando sento dire, e non è la prima volta, che il sutent deve essere fatto solo per un anno o sei mesi, Per fare una terapia preventiva, di sei mesi o un anno al massimo, bastano le terapie chemioterapiche di prima linea classiche (interleuchina2 e interferone alfa) che provocano effetti collaterali moooolto inferiori e meno duraturi del sutent e che garantiscono una qualità di vita molto buona (e questo lo posso affermare per aver fatto tale terapia per più di un anno e per essere sotto sutent da 2 anni) come avviene allo IOV di Padova e come è successo ad un mio caro amico l’anno scorso.
Per quanto riguarda i micro noduli e la loro natura sono alquanto perplesso: se sono apparsi nella tac precedente alla nefrectomia come mai non sono ancora stati identificati come metastasi o meno? E ancor di più: se non sanno con certezza che si tratta di secondarismi perché hanno messo sotto sutent il tuo compagno per un anno? Provate a chiedere anche qualche altro parere, male non fa.
Per quanto riguarda i costi del farmaco: ma credete veramente che l’industria farmaceutica non abbia scoperto nessun farmaco che sconfigga il cancro (o alcuni tumori specifici) definitivamente? È molto più redditizio cronicizzare la malattia, in modo tale che noi dobbiamo consumare a vita tali costosissimi farmaci, o sconfiggerla definitivamente? Il male di fondo è che la ricerca è quasi esclusivamente in mano delle case farmaceutiche mentre i ricercatori statali, universitari o ospedalieri devono combattere ogni anno con i tagli statali alla ricerca…… e mi fermo qui.
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Un carissimo saluto da Franco
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