Gli studi sul farmaco presentati alla European Cancer Conference di BarcellonaRene, arriva una nuova cura affama-tumoreL’axitinib blocca il sistema di vasi sanguigni che nutrono le cellule malate. Appare utile quando le altre terapie falliscono.
MILANO – L’axitinib potrebbe diventare una nuova terapia di scelta per il tumore del rene, quando altri tentativi di cura hanno fallito. Il farmaco, della famiglia di molecole di ultima generazione come l’imatinib o glivec, è studiato per tagliare i viveri al tumore, impedendo alle cellule cancerose di trarre nutrimento dai vasi sanguigni, ed è stato oggetto di uno studio presentato poche settimane fa a Barcellona, all’incontro della European Cancer Conference, dagli oncologi della Cleveland Clinic del Taussig Cancer Institute.
Gli esperti statunitensi hanno testato l’axitinib su una sessantina di malati con un tumore renale avanzato, che erano già stati trattati senza successo con il sorafenib o sunitinib, rilevando una diminuzione della massa tumorale in più della metà dei casi. Solo un paziente su quattro ha avuto una ricaduta, mentre la malattia è stata stabilizzata nel 37 per cento dei pazienti.
Questi risultati positivi sono stati confermati da una seconda ricerca, apparsa sulla rivista Lancet Oncology e condotta dagli esperti dell’Università di Parigi.
L’axitinib, che blocca tre diverse molecole presenti sulla superficie delle cellule malate (i recettori 1, 2 e 3 del fattore di crescita vascolare-endoteliale o VEGF), viene dato per via orale e può avere, però, effetti collaterali quali diarrea, ipertensione, stanchezza, nausea. Ha ottenuto risultati positivi anche sui tumori del pancreas e della tiroide in fase avanzata, mentre lo si sta mettendo alla prova, in combinazione con altri chemioterapici, su molte altre forme di cancro. Si attendono ora i risultati di ulteriori studi su un numero più ampio di pazienti, per confermarne l’efficacia.
A.C.
28 novembre 2007

qualcuno lo sta prendendo?

oncologo ci ha proposto di entrare nel protocollo perche sutent ha fatto poco