Grazie carissimi amici e sopratutto carissime amiche. Questa mattina è stata una valle di lacrime, Patrizia non la smetteva più, poi finalmente ha smesso di piovere ed è uscita a fare due passi al mercato settimanale.
Giuseppe, in effetti, sono un poco stanco (dopo due anni di sutent gli effetti mentali cominciano a farsi sentire) ma non per questo triste o scoraggiato. Direi piuttosto che “ab torto collo” sopporto una situazione che mi stanca psicologicamente e mi prostra fisicamente, ma ho sempre negli occhi la luce finale della sosta (solo che ogni volta sembra sempre più flebile e lontana).
Carissina
hany, la domanda fondamentale per alcuni è:”perché Dio permette ciò?”. Magari, se ci riflettiamo a lungo e profondamente, possiamo intuirlo. Penso che abbia qualcosa a che vedere con il proverbio “Come avrai seminato, così raccoglierai” (Marco Tullio Cicerone e San Paolo). Non che sia del tutto colpa nostra (non penso che il caro
Don Angelo abbia colpe particolari da meritarsi la malattia) ma che sia colpa della società in genere, di come viviamo, di come abbiamo ridotto il nostro caro e unico pianeta ecc. La causa dei tumori è conosciuta da tempo e nonostante questo la nostra civiltà non ha fatto nulla per cambiare il nostro stile di vita, diminuire l’inquinamento, modificare e rendere più sani i cibi ecc. L’unico sollievo in mezzo a tanta sofferenza è la certezza che Dio ha donato all’uomo l’intelletto e la possibilità di scoprire, per mezzo dell’intelligenza, nuove cure. Purtroppo non sempre questa intelligenza è sempre ben impiegata. Non ti scusare per lo sfogo, questa piazza è per antonomasia uno sfogatoio. Sfogarsi fa bene e addolcisce il peso della sofferenza e poi su internet viene meglio in quanto lo si fa quasi come in un confessionale, nascosti da un paravento che favorisce l’anonimato. Coraggio e tanti auguri per tuo padre.
A
hany, niky, Franca, Giuly, Isa, Elly, Lucy, Rosanna, Adriana e tutte le altre grandi donne di questo meraviglioso forum dedico questa poesia
Lacrime di donna
Un bambino chiede alla mamma: «Perché piangi?».
«Perché sono una donna» gli risponde.
«Non capisco» dice il bambino.
La mamma lo stringe a sé e gli dice: «E non potrai mai capire...»
Più tardi il bambino chiede al papà: «Perché la mamma piange?»
«Tutte le donne piangono senza ragione», fu tutto quello che il papà seppe dirgli.
Divenuto adulto, chiese a Dio: «Signore, perché le donne piangono così facilmente?»
E Dio rispose:
«Quando l'ho creata, la donna doveva essere speciale.
Le ho dato delle spalle abbastanza forti per portare i pesi del mondo,
e abbastanza morbide per renderle confortevoli.
Le ho dato la forza di donare la vita,
quella di accettare il rifiuto che spesso le viene dai suoi figli.
Le ho dato la forza per permetterle di continuare quando tutti gli altri abbandonano.
Quella di farsi carico della sua famiglia senza pensare alla malattia e alla fatica.
Le ho dato la sensibilità di amare i suoi figli di un amore incondizionato,
anche quando essi la feriscono duramente.
Le ho dato la forza di sopportare il marito nelle sue debolezze
e di stare al suo fianco senza cedere.
E finalmente, le ho dato lacrime da versare quando ne sente il bisogno.
Vedi figlio mio, la bellezza di una donna
non è nei vestiti che porta, né nel suo viso, o nella sua capigliatura.
La bellezza di una donna risiede nei suoi occhi.
Sono la porta d'entrata del suo cuore, la porta dove risiede l'amore.
Ed è spesso con le lacrime che vedi passare il suo cuore».
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Un carissimo saluto da Franco