Mhhh.. Secondo me quelli mentalmente indietro sono purtroppo tutti coloro che seguono le reti Rai... Tutti sanno che le nostre reti cosidette "pubbliche" sono in mano alla Sinistra... Basta vedere i Tg
Citato da "L'Occidentale":
"... Minuti su minuti per entrare nelle case di milioni di italiani e tentare la disperata impresa di recuperare lo svantaggio su Berlusconi. Se ci riuscirà questo è tutto da verificare ma quello che per ora è certo è che sugli schermi l’ex sindaco di Roma ha stracciato il Cavaliere.
Addirittura lo ha doppiato per quanto riguarda i minuti di presenza davanti ai microfoni dei tg targati Rai. Un quadro preciso fornito dall’Osservatorio di Pavia che ogni mese monitora il pluralismo politico sulle tre reti dell’azienda di viale Mazzini. Ed a dispetto di quanto finora scritto e detto i risultati sono davvero interessanti se non eccezionali.
Altro che Berlusconi padrone delle tv! Nemmeno è fondata l'accusa relativa a un’informazione divisa tra Pd e Pdl. Infatti dai dati emerge non solo il dominio veltroniano ma l’ottima performance di Pierferdinando Casini. Il capo dell’Udc, un partito che i sondaggi indicano come tra il 5 ed il 6 per cento, riesce a contendere il secondo posto a Silvio Berlusconi dimostrando che il duopolio partito dell’informazione Rai è davvero una favola.
Tornando però a Veltroni è lui l’esponente politico che ha accumulato la quota maggiore di presenze nei Tg di viale Mazzini. In generale sono 81 i minuti che ha collezionato lasciando al secondo posto sia Casini che Berlusconi. Per tutti e due sono solo 47 i minuti garantiti mentre la terza piazza è occupata da Gianfranco Fini con 39 minuti.
Fausto Bertinotti, un altro candidato premier, è quinto alle spalle del leader di An con poco più di mezz’ora di presenze tv. Non cambia di molto il dato se si passa ad analizzare il tempo totale e quindi non solo le semplici presenze.
Veltroni è sempre al comando ma stavolta con un margine più ridotto rispetto a Silvio Berlusconi che è secondo in solitaria. Infatti l’ex sindaco di Roma arriva a 284 minuti, in pratica quasi cinque ore al giorno, mentre il Cavaliere tocca quota 3 ore e 47 minuti che tradotto in minuti sono 206. Al capo dell’Udc, anch’egli in questa tornata elettorale candidato premier, scivola al terzo posto con 128 minuti davanti sempre a Fini fermo a 93 minuti.
Andando poi ad analizzare i dati forniti dall’Osservatorio di Pavia telegiornale per telegiornale, risulta che Veltroni domina come totale di presenze al Tg1. Gianni Riotta, infatti, ha dedicato al capo del Pd nel solo mese di febbraio poco più di due ore relegando invece Berlusconi a poco meno di un’ora. Per la precisione il leader del Pdl ha trovato spazio per soli 51 minuti.
Ma le cose vanno ancora peggio se si analizzano gli altri telegiornali della Rai. Al Tg2 l’ex premier ottiene il suo minimo con poco più di mezz’oretta mentre si riprende negli studi del Tg3 attestandosi a 43 minuti.
Molto buona, invece, la situazione di Casini che sia al Tg1 che al Tg2 riesce a totalizzare più minuti di presenze del Cavaliere: 23 e 16.
Ma a fare impressione sono anche i dati dei Tg del prime time, cioè la fascia di prima serata quella di maggiore ascolto. Anche qui si conferma il dominio veltroniano con 41 minuti di presenza diretta che in totale arrivano a 104. Il suo grande avversario, Berlusconi, per tempo di presenza è addirittura terzo dietro a Casini che raccoglie 26 minuti ma a pari merito con Fini che ha dalla sua 24 minuti. Un po’ meglio la situazione per il Cavaliere quando si analizzano i dati riguardanti al tempo totale visto che riesce a piazzarsi dietro Veltroni con 72 minuti lasciando a Casini il terzo posto con 50 minuti.
Nello specifico stavolta il successo di Veltroni nei tg prime time è segnato dal Tg3 dove raccoglie ben 41 minuti di presenza ma spetta sempre al Tg1 di Riotta il primato per minuti di presenza in diretta, in tutto 16. Casini, invece, conferma il feeling con il Tg1 riuscendo ad ottenere nel solo mese di febbraio ben 21 minuti di presenza e 13 di diretta. "
Inoltre non parliamo dei giornali, basta pensare al Corriere della Sera e alla Repubblica, tutti giornali schierati ( più o meno apertamente ) a sinistra.
|