Grazie a tutti per le numerose lettere inviate per la protesta segnalata ieri sera: gli organizzatori si sono resi conto dell'effetto deleterio della loro iniziativa e hanno preso le distanze dalla corrida.
Uno stralcio della loro risposta:
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Il Toreo de Salon come disciplina senza animali, incruenta e coreografica, in Spagna, e persino in Catalogna, è ormai una delle offerte delle palestre di fitness, in particolare del metodo Pilates.
Per questo ce ne siamo occupati, dato il nostro interesse scientifico per le discipline espressive e del movimento.
Prenderemo immediatamente i dovuti provvedimenti di diffida nei confronti degli organi di stampa e dei portali "taurini" che ci segnalate, e di altri che dovessero manifestarsi nel prossimo futuro.
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Noi poi addirittura invece ci riteniamo "amici" e solidali: siamo per esempio completamente d'accordo con la definizione degli animali come "coinquilini non umani" da Lei riportata. Spesso pensiamo che gli animali siano migliori di noi, e sicuramente lo pensiamo in questa vicenda. Possiamo dunque garantire - formalmente, come richiesto - tutte le persone che ci hanno scritto preoccupate o indignate che non ci occuperemo mai più di corrida né di altro che possa generare, dal punto di vista dei nostri reali sentimenti verso gli animali e verso la violenza in genere, una trappola come quella che si è creata.
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Dal canto nostro, ci dichiariamo disponibili ad ogni aiuto e sostegno verso le Vostre iniziative, nei limiti del rispetto e della conoscenza reale dei fatti. Spero che questo contatto possa dunque avere un seguito.
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Ed ecco uno stralcio della risposta del Notiziario Animalista, che aveva promosso la protesta:
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I sostenitori della corrida non strumentalizzano il Vostro spettacolo, ma fanno solo evidenziare che per loro questo festival assume importanza proprio perché avete invitato personaggi di primo piano nella tauromachia; dovra' ammettere che invitare per una conferenza un importante maestro del settore a proporre "una dimostrazione tecnica e storica sull'estetica del torero" come apparso su un periodico online di Pordenone, senza il controcanto di qualcuno che evidenzi gli orrori e le nefandezze che sono legati ai toreri non puo' che rallegrare i sostenitori della corrida.
Quindi non erano necessari approfondimenti per comprendere che purtroppo l'iniziativa da Voi promossa era (involontariamente, stando a quanto scrive) di fatto fortemente sbilanciata a favore della corrida, anche se solo dal punto di vista culturale; quello culturale e' pero' l'ostacolo piu' robusto che incontriamo nella nostra attivita' di promozione di un'etica rispettosa verso i viventi, che per noi deve far premio rispetto ai diversi valori culturali, cosi' come oggi il valore della vita umana fa premio sui valori culturali che stavano alla base dei sacrifici umani delle pur grandi civiltà indigene del Centroamerica, talche' a nessuno oggi viene in mente di riproporli, perché suscitano unanime orrore.
Prendiamo atto con piacere comunque del Vostro impegno a sostenere eventualmente le nostre attivita': a noi basta che evitiate di sostenere o promuovere, senza contraddittorio paritario, iniziative relative a forme culturali che - come in questo caso - derivano da riti e usanze basate sull'atroce sofferenza di esseri senzienti.
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Grazie di nuovo a tutti per la partecipazione, e se qualcuno non ha ancora mandato la protesta, non lo faccia, non serve piu'!
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