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Vecchio 07-31-2007, 07:01 PM
andreas andreas non è in linea
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La domanda è intrigante quindi butterò li qualche idea sparsa. Si può partire dal principio che il giusto sviluppo dell’organismo (da un punto di vista biologico) è legato in gran parte al patrimonio genetico ed in parte all’ambiente in cui il soggetto cresce (inteso come possibilità e corretto accesso alle fonti alimentari ecc.), contesto sociale (malattie ed eventuale predipsozione ma cosi si ritorna sulla genetica). Direi che si può crescere fisiologicamente sani e forti anche senza fare sport, ma semplicemente andando a scuola a piedi.
Non confonderei inoltre la prestanza fisica (muscolosi o no) con il corretto sviluppo corporale, quello è un extra che ci creiamo noi.
Tuttavia cosa intendiamo per sviluppo mentale? Un normale essere umano in grado di pensare “poco”, autosufficiente, che sappia fare il minimo indispensabile per sopravvivere (come molti politici) o intendiamo il raggiungimento di un livello conoscitivo discreto o addirittura elevato?
Comunque nel primo caso la componente genetica ha il sopravvento e ci da le basi sufficienti a raggiungere un corretto sviluppo delle capacità intellettive, psico-motorie proprie della nostra specie (salvo interruzioni!!). O almeno io intendo sviluppo mentale questo. Come per i muscoli il resto è un surplus e solo questione di allenamento! Andando oltre ci si addentra in un altro campo che è quello socio-economico ma si esce dal seminato.
Vorrei citare una teoria relativamente giovane che non ha ancora però grosse basi a supporto, ossia quella per cui nei geni oltre ai milioni di anni di evoluzione, ai cromosomi dei capelli del padre o della madre ecc. vengono in qualche modo registrate durante la vita di un individuo tutte le esperienze che esso compie. Una sorta di memoria trasmissibile alla prole che in parte agirà sul carattere.
Inoltre vorrei precisare a scuola che i non vedenti non sviluppano i sensi rimanenti più di un normo-vedente, l’unica differenza è che possono prestare molta più attenzione a quello che sentono o percepiscono con il tatto perché non sono “distratti”, per così dire, da quello che vedono, il resto sono leggende metropolitane.
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