Cari amici,
scusatemi se vado fuori tema e non parlo di farmaci e malattia.
sono rimasto molto colpito dalle parole di un vecchio amico,arrivato dalla Sicilia a Padova che,militando per avere di che vivere nei reparti sportivi della "celere",era oggetto (da proletario in divisa)di sputi,insulti,aggressioni(con l'obbligo di non regire se non dopo comando)da parte di "studenti"che,come ben scriveva Pasolini,figli della buona borghesia,nel nome del popolo sovrano contestavano il sistema.
mi spiegava con molta lucidità che l'odierna decisione dei magistrati di Roma di rimettere in libertà gli "studenti"fermati per le imprese che ci costeranno 20 milioni di euri in danni,porta a due convinzioni:
avallare i comportamenti teppistici(andare a manifestare corredati di caschi,sbarre di ferro,petardi,bombe-carta)incendiare auto,mezzi pubblici,ferire decine di appartenenti alle forze dell'ordine,polizia,carabinieri e guardia di finanza,con la certezza dell'immunità e della assoluta licenza nei comportameni.
radicare nei tutori dell'ordine pubblico la certezza dell'inutilità e della pericolosità del loro impegno per un lavoro,tra l'altro,sottopagato.
perchè rischiare per l'identificazione ed il fermo di questi delinquenti?
meglio caricare in gruppo unito e,una volta bastonati a dovere lasciarli a terra,nella speranza che la lezione a qualcosa sia servita.
ma se ciò accadesse spunterebbero ,da una parte e dall'altra,le pistole...
e la Finocchiaro(ex magistrato)non avrebbe più la perversa imbecillità di denunciare"complotti" e "provocatori"al soldo dello stato.
negli anni '70 vi era,da parte della società,vicinanza e solidarietà nei confronti dei magistrati.
oggi,grazie alle inchieste e sentenze degli ultimi anni,pare essere sciolta come neve al sole.
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