Le Sacre Scritture di domani mi hanno proposto 2 spunti di riflessione molto interessanti che giro anche a voi amici. La prima lettura ci fa capire, o meglio, mi ha fatto capireche fino ad oggi ho vissuto l'essere Cristiano facendo esattamente il contrario di quello che Dio ha voluto e vuole per noi e da noi. Ho sempre pensato che dovevo essere io ad avvicinarmi a Lui. Fare azioni "giuste" per giungerGLI il più vicino possibile. Che visione egocentrica della vita! Tutta la mia vita da cristiano è stata improntata nel cercare, nel vivere in un certo modo, il tutto per compiacerGli. Mai mi è passato per la testa, mai mi sono soffermato a pensare, a cercare di capire il vero senso di quanto annunciatoci da Isaia: "la vergine partorirà un figlio che chiamerà Emmanuele". Ebbene Emmanuele vuol dire "Dio è con noi". Non siamo noi a cercare, a dover andare verso Dio; è Lui che è in mezzo a noi, autonomamente e senza bisogno di alcunchè se non di lasciarGli aperta la porta. E' da oltre 2000 anni che è in mezzo a noi e non me ne sono mai accorto, perchè sempre affannato nella Sua ricerca, perchè IO potessi avvicinarmi a Lui. Apriamo gli occhi e lo vedremo: in un bambino che ha solo bisogno di essere consolato con una carezza; in un vecchio che tende la mano al freddo; in un extracomunitario che ci chiede aiuto; in un malato solo in ospedale e che chiede solo una visita e due parole di conforto. Quando vediamo qualche situazione che ci fa venire il "groppo in gola", quello è il seganle che Lui e lì, quello è il momento di aprire gli occhi del cuore e fare ciò che il cuore dice, anche se razionalmente proviamo pudore o vergogna.
La seconda riflessione mi viene offerta dal Vangelo di Matteo. Al contrario di quanto normalmente viene raccontato, l'annunciazione questa volta viene fatta a Giuseppe mentre pensa di ripudiare Maria perchè incinta. Pensate o provate ad immaginare quanta fede sia occorsa a quest'uomo per credere alle parole di un angelo (un sogno!!) e non ripudiare la promessa incinta di un'altro!!! Mi piace questo personaggio: l'unico (per importanza) a restare muto in tutti i Vangeli eppure ad agire sempre come gli è stato suggerito in sogno da un angelo. Questo mi insegna (se ce fosse ancora bisogno) che spesso le parole non servono: sono le azioni che contano!
Morale delle favole?: integriamo la prima con la seconda ed agiamo!
Buona notte a tutti
__________________
Un carissimo saluto da Franco
|