... e mi sembra di conoscervi da sempre.
Attenzione ai nuovi utenti che vorrebbero iscriversi: c'é qualche problemino nel meccanismo automatico d'invio link d'autentificazione, risolto manualmente dal simpatico e puntualissimo webmaster Marco. E' necessario però che, come me, inviate eventuale comunicazione diretta (mail) allo staff e vi sbloccheranno immediatamente.
Tornando a noi: sono giunto alla 121^ pagina da quando l'utente Cucciolo ha avviato questa importantissima discussione. Poi mi sono anche letto le ultime 50 pagine proprio per arrivare più velocemente alla possibilità di raccordarmi in una discussione con tutti voi. Ho gioito con voi dei successi, mi sono addolorato e commosso nei momenti tristi.
Mi presento: mi chiamo Santi Domenico (ecco il perché del nick SanDom) e sono nato nel 1964, avendo attualmente 46 anni d'età. Sono siciliano, nato e residente a Messina; lavoro come giornalista e dedico gran parte del mio tempo agli animali (soprattutto cani) che accudisco quale volontario. Ne ho anche 4 che vivono con me (un incrocio di pit, uno di pastore tedesco, uno di setter ed uno di volpino), 3 dei quali presi dalla strada ed 1 intercettata prima che entrasse in canile.
Il mio caso personale si avvicina un pò a quello di Niomeri-Erminio, se non ricordo male, almeno come tipologia e localizzazione metastatica. A 40 anni, per farla breve, mi diagnosticarono per caso (non mi dava particolari disturbi, ma quei pochi ve li spiegherò più avanti) un carcinoma al rene sinistro di 5,5 cm x 6,1. Mi tolsero tutto con intervento di nefrectomia radicale e alla biopsia risultò essere un 'cellule chiare' senza apparenti metastasi né linfonodi intaccati e con un grading di 1, per la qual cosa mi dissero di dormire sonni tranquilli, che quello sarebbe stato solo un brutto ricordo e che se fossi ripreso io sarebbe stata ripresa, sulla carta, tutta la popolazione di colpiti da neoplasie, considerata la banalità del male.
6 anni dopo mi va a spuntare un nodulo in sede tiroidea: inizialmente penso ad uno stiramento, dato che io lavoro costantemente ai computer e mi becco regolarmente dolori vari al collogirando la testa di qua e di là ma, in considerazione di quanto accadutomi 6 anni prima decido di approfondire con ulteriori controlli. La diagnosi é di Gozzo multinodulare, patologia benigna, accompagnata da altra patologia benigna, che viene rilevata lì, denominata 'adenoma pleomorfo'. In pratica mi riscontrano 9 noduli alla tiroide ed uno sulla parotide, piccolino ma proprio sotto l'orecchio destro.
Decidiamo per l'intervento ed a settembre scorso mi tolgono la tiroide all'Osp. di Taormina ed in sede di bioptizzazione arriva la sgradita sorpresa: 'metastasi da carcinoma renale'. Non convinto della diagnosi (o piuttosto sperando in altra diagnosi) la faccio tipizzare anche a Messina ma l'esito di Taormina é confermato. Da notare che erano stati svolti degli agoaspirati sia su noduli tiroidei che su quello parotideo che avevano dato esito opposto, ovvero non neoplastico.
In aggiunta a ciò, nell'effettuare i controlli di routine (rx torace, ecoaddome, ecc...) esce fuori una nuova sorpresa (poi smentita da successivi e più approfonditi controlli - Tac, Rnm, Pet ed Eco con Mdc): 6 noduli centrimentali sul fegato di probabile origine metastatica.
Non c'erano. Alla fine, però, una sgradita sorpresa arriva comunque: invece di 6 noduli al fegato, Tac, Rnm, ed Eco con Mdc - quest'ultima fatta a Verona - concordano sul posizionamento di 3 noduli al Pancreas, rispettivamente su testa, corpo e coda, ma non sulle dimensioni, perché secondo l'Rnm la più grossa sarebbe di 4 e mezzo mentre per Verona (Eco con Mdc) sarebbe di 3x2.
Qui non ci capiscono nulla e dicono di trovarsi di fronte ad un caso più unico che raro; a Verona mi dicono invece che, pur infrequente, poiché le metastatizzazioni iniziali del Ca. renale a cell. chiare van quasi sempre su polmoni e fegato e secondariamente su ossa e cervello, loro lì han 25 casi di localizzazione metastatica tiroide+pancreas, anche se una localizzazione metastatica alla parotide é la prima che vedono ma si può presupporre che si sia infettata per contiguità tiroidea.
Scusatemi se vi ho tediato alquanto ma la narrazione era piuttosto lunghetta ed in effetti anomala ma per concludere a Verona mi dicono che intervengono solo per metastasi singole o multiple tutte da una parte, ma dato che da me sono andate già sia sopra che sotto in pratica sarei già... 'fregato' e l'operazione non avrebbe senso, ponendomi in una rincorsa ad un tumore che comunque (mi consolano) pare vada molto lento e rischiando d'indebolirmi moltissimo e rendendomi un invalido per avermi sottoposto ad un intervento pesantissimo (chiamato di Miles o qualcosa di simile) nel quale dovrebbero togliermi tutto il pancreas, la milza ed una parte del duodeno. E poiché oggi si dispone di un'arma che anni fa non si aveva, chiamata Sutent, che, secondo le loro casistiche bloccherebbe la situazione (ed in alcuni casi la farebbe pur regredire) anche per dieci anni, perché non... Sutentare?
Io sinceramente mi porto a casa il loro parere sul pancreas (fornito da quello che pare essere uno tra i primi tre centri al mondo di ricerca sulle patologie dello stesso organo) ma riguardo alla parotide cercherò ancora: almeno se l'operazione fosse possibile lì (loro secondo me temono il danno estetico-funzionale che potrebbe recare il toccare il nervo facciale, che dalla parotide passa, od almeno con alcune sue diramazioni) io la farei, eliminando uno su due dei focolai presenti. Penso di andare a Torino: m'han parlato bene d'un certo dr. Giovanni Succo e vorrei ascoltare anche il suo parere.
Ad ogni modo, pur nella malasorte, son contento di avervi trovato: insieme si condivide meglio un percorso comunque doloroso ed inoltre, a quanto leggo, si scambiano anche una serie d'informazioni vitali.
Un grande e caloroso abbraccio a tutti.