Caro Asso, come ti ha detto il caro amico Nanni, non è facile darti una risposta secca ad una domanda che, posta da chi è alle prime armi con questo accidente silenzioso e vigliacco, pare semplice ma in effetti non lo è. Non c'è un protocollo fisso ed uguale per tutti i malati così come non c'è uno stesso percorso terapeutico anche all'interno della stessa struttura. Per esempio, all'interno della stessa struttura, alcuni oncologi applicano da subito il sutent altri invece procedono per gradi con immunoterapia (interferone+interleuchina2); con chemio tradizionale (fluoroacile+gemgetabina); altri con gemgetabina e tarceva; altri ancora con interferone ed avastin (e non sono tutti i protocolli di cura). Come vedi non è facile darti una risposta. Comunque qui abbiamo deciso di raccontarci la nostra storia per conoscerci meglio, e non rispondere con delle castronate, e di chiamarci per nome, giusto per consolidare l'amicizia. Vedi tu..... Ciao ed auguri.
Nanni ormai non mi sorprendi più con le tue sagaci risposte e "neologistiche" definizioni dello snobbismo intelletuale. Comunque se questo è l'effetto secondario più apprezzabile del sutent che ben venga..... sursum corda semper!!!!
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Un carissimo saluto da Franco
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