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Vecchio 11-15-2011, 09:18 PM
gio_46 gio_46 non è in linea
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predefinito Problematiche relative ai corsi di inglese di primo livello

Salve, dopo tanto mi sono deciso ad imparare l'inglese e perciò mi sono inscritto ad un corso di primo livello, che fanno nella mia città.
Sarà un po per l'età, un po perché sono proprio a zero, ma fatto sta che proprio non ce la faccio...
Allora, spiego la situazione:
è un giorno alla settimana, con due ore a fila di lezione, l'insegnante è madre lingua e in classe siamo 15. Il problema maggiore è costituito dal fatto che l'insegnante parla quasi tutto in inglese e non ci si capisce niente; però a quelli che sono più giovani e, magari, sanno già qualcosa d'inglese, la cosa non crea problemi più di tanto... Allora lei si sente autorizzata a seguire il ritmo di apprendimento di quelli che già sanno qualcosa, col risultato che per me risulta tutto tempo perso.
Il corso prevede anche un testo dove imparare, anch'esso, però, tutto in inglese.. per cui seguire la lezione risulta quasi impossibile. A meno che, naturalmente, io non chieda all'insegnante di rispiegare 2-3 volte la stessa cosa.
Cosa che, naturalmente, rallenterebbe enormemente i tempi di insegnamento per gli altri corsisti... e per cui ho sempre cercato di evitare.
Ora c'è da dire un altra cosa: insieme al testo viene allegato anche un CD dove in pratica ci sono tutte le lezioni "virtuali", e se uno vuole può cercare di imparare da lì. Difatti io ho adottato questo sistema: durante la settimana, col PC, mi traduco le pagine che saranno oggetto della lezione seguente e mi ascolto la parte audio del CD e così cerco di avvantaggiarmi per arrivare in classe un po già preparato su quello che sarà l'oggetto della serata.

A questo punto, però, la domanda sorge spontanea: cosa ci vado a fare in classe se tutto quello che imparo lo imparo a casa da autodidatta?

Per concludere, non so, a questo punto, se dipende da me o dall'insegnante...
intanto se io fossi nei suoi panni mi organizzerei diversamente; per esempio cercherei di capire bene il livello di ciascuno dei partecipanti al corso e in base a questo disporre le persone in modo tale che coloro che sono più indietro siano affiancate a quelle che ne sanno di più. Così facendo uno potrebbe chiedere direttamente al compagno vicino senza dover rallentare i lavori in classe. Oppure, forse ancora meglio, fare due settori separati e distinti in aula:
da una parte coloro che sono più avanti e da una parte coloro che sono più indietro... e , magari, trattare quest'ultimi con un occhio di riguardo. Insomma
cercare una soluzione di compromesso che non penalizzasse coloro che sono più avanti e nello stesso tempo senza sacrificare quelli che sono al livello inferiore.

C'è qualcuno che fa, od ha fatto questo tipo di esperienza e mi dice le sue impressioni?

Grazie
Giovanni
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