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Vecchio 01-03-2012, 07:42 PM
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Carissimi amici buona giornata a tutti. Cari Giuseppe e Giuly smettete di stuzzicarvi in punta di fioretto (giusto per rimanere sui modi di dire). In effetti lo sfogo di Giuly può essere capito e condiviso. Molti medici e istituti giocano sulle nostre patologie per sperimentare questa o quella terapia. Per nostra grande fortuna non sono tutti così, anzi sono la minima parte. In tutta la mia esperienza non ho mai trovato medici cinici che hanno soltanto espletato la loro professione meccanicamente. Sono stato fortunato a trovare personale medico competente, professionale ed anche umano tanto da considerarlo amico? Forse si. Purtroppo cara Giulietta il caso di Mauro non è isolato. Anche un mio carissimo e giovane amico, di cui vi ho raccontato, ha avuto la resezione del rene ed in seguito non gli hanno fatto fare alcuna terapia e per ora, a distanza di quasi un anno, sta benissimo. Di contro un altro caro amico ha avuto l’asportazione completa del rene, ha fatto un ciclo semestrale di chemio con interferone ed interleuchina, ma purtroppo alla prima tac gli hanno trovato recidive ai polmoni, fegato, intestino e pancreas. In entrambi i casi la massa tumorale era incapsulata e non aveva intaccato ancora nulla. Entrambi operati nella stessa struttura, da medici diversi. Come vedi, da quello che capisco, il tumore non segue mai le stesse strade…. Quindi caro Mauro mettiti l’animo in pace e continua, fino a prova del contrario, a fidarti del tuo oncologo. Nessuno e ripeto nessuno può escludere la presenza di una cellula tumorale in circolo nell’organismo come affermare il contrario. Una cosa è certa: anche io non sopporto le lungaggini burocratiche e gli stupidi, o quanto meno incomprensibili, protocolli che legano le mani agli oncologi, che vietano il ritorno alle terapie a chi le ha già fatte e non hanno funzionato, che impediscono di somministrare terapie perché non si è più “vergini” ecc.
Cara Jessica, certo che poni domande importanti! Mi dispiace tantissimo per il tuo fidanzato, è tanto giovane che non merita di certo una simile mazzata! Come ti ha già detto Adriana, su questo forum scrive Edo che, a tre mesi dal matrimonio ha scoperto il tumore ma ciò non ha minimamente impedito a Paola di sposarlo felicemente e condividere con lui l’esperienza della malattia. Certo non è facile, richiede una grande prova d’amore ed un forte carattere, ma tu sei Calabrese e di certo la forza non ti manca. Il sutent non credo che comporti sterilità però, come tutte le chemio, può comportare malformazioni al feto. La terapia non deve impedire i vostri rapporti (basta organizzarsi), né tantomeno di avere figli in altri modi, se davvero li desiderate. Purtroppo Adriana ha ragione, gli antiangiogenetici (ed il sutent è tra questi) non porta alla regressione completa. Il suo compito è quello di ridurre i vasi sanguigni di cui si “nutrono” le cellule tumorali, di conseguenza blocca il progredire della malattia. In genere inizialmente le masse riducono il loro volume per poi assestarsi e rimanere invariate (almeno questo è quello che accade se la terapia funziona). Non avere paura del futuro; affronbtalo con caparbietà e lotta con ferocia contro la paura che ti opprime e ti fa vedere tutto nero. Coraggio e stai vicino al tuo ragazzo. Ciao
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Un carissimo saluto da Franco
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