Adriana ammiro il tuo coraggio, come quella di tutti voi altri. Per me siete un esempio di vita. Siete grandi uomini e grandi donne, generosi, solidali, pieni di risorse. Sapete sostenervi e aiutarvi a vicenda. Da voi ho imparato moltissimo.
Sicuramente avrai ragione tu sulle psicoterapie e sulle capacità che esse hanno di aiutare nella guarigione o nel mantenimento.
Sai, io sono sempre piena di dubbi e forse mi sono fatta condizionare dalla mia esperienza. Quando ho perso il mio compagno, il mio dolore era così acuto, ingestibile, che dovetti reagire. Mi imposi sin da due giorni dopo la perdita di nutrirmi, di tornare subito al lavoro, di darmi da fare sul sociale ( divenni attivista di Amnesty Intrnationale e volontaria della lega italiana alla lotta all'Aids) andavo al teatro suonavo il pianoforte e soprattutto mi recai subito da un'ottima psicoteraupeta, la quale trovandomi parecchio giù, mi consigliò di effettuare tre sedute a settimana. Spendevo nel lontano 1998/99 240.000 lire a settimana per curare la psiche, il che significa quasi un milione al mese. Per le mie tasche un vero e proprio dissanguamento.
Risultato: nessuno, anzi mi vennero tutte le patologie che vi ho elencato sopra.
Con me non ha funzionato. Ciò non toglie che per altri sia un valido supporto.
Nel corso degli anni a seguire, ho fatto molti altri tentativi con altre persone.
I risultati continuano ad essere nulli. Gli attacchi di panico sempre più invalidanti e le mie patologie sono quasi tutte su base psicosamitica.
D'altra parte anche il Sutent su alcuni funziona benissimo e su altri è più il danno che il beneficio.
Il mio augurio è che tutti voi continuiate, come avete sempre fatto, con tutte le armi a disposizione. Sarete certamente ricompensati.
Un abbraccio a tutti
Scusa Franco, ieri ti avevo chiesto di farci sapere come era andata, convinta che fosse lunedì.
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