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Vecchio 09-20-2012, 06:13 PM
tony50 tony50 non è in linea
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Notizie Oggi ho ritirato i risultati della scintigrafia, mi hanno rimproverato di aver sprecato gli isotopi, in altre parole non è risultato alcunché! Due giorni fa la mia dottoressa, alla fine del primo ciclo, a seguito del dolore di schiena (meglio gabbia toracica) da me denunciato, mi ha sottoposto a rx torace. Sembra che vi sia un'evoluzione positiva di tutto il complesso del versamento e dei micro noduli.
Anche se credo sia troppo presto per cantare vittoria, in ogni caso i prodromi sono decisamente incoraggianti.
Ma.... si, c'è un ma: HO MAL DI SCHIENA.
Premetto che il tutto è iniziato con un versamento pleurico monolaterale dx (da cui sono stati estratti circa 7 litri di liquido e da cui ho scoperto il problema al rene) che è stato opportunamente drenato, poi sono stato sottoposto a nefrectomia ed ora (domenica scorsa) ho completato il primo ciclo di sutent. Ho provato a prendere "Efferalgan 500", ma è come se avessi preso una gassosa. Ora proverò con il "brufen 600" e, come ultima chance, mi pizzicherò con il voltaren (la dottoressa mi ha detto di non abusarne). Spero di risolvere o, quanto meno, di alleviare il dolore che, sebbene non costante, è connesso ai movimenti del busto. Avete notizie in merito a questo mal di schiena? Altri ne soffrono? In connessione con il sutent? A dir la verità a me è iniziato prima della terapia. Non sono un patito consumatore di medicine, anzi, fino ad oggi il servizio sanitario con me ha fatto affari d'oro (ha solo incassato e mai sborsato), ma se ci fosse qualcosa che mi attenuasse il mal di schiena....
Un abbraccio a tutti, Nicola

TOMMASO81 Piano, piano, non correre. Innanzitutto nulla è inutile. La terapia con il sutent tende a "cronicizzare" il problema, magari lo fa regredire, ma la malattia è sempre incombente. Le diagnosi ( e le prognosi) non si possono mai basare su di un enunciato, bensì scaturiscono da un'analisi incrociata di dati (storia clinica del paziente, condizioni lavorative, fattori di rischio a cui è esposto, familiarità, condizioni generali, analisi chimico cliniche, etc.). Anche l'efficacia di una cura sottostà a questi dati ed alla risposta del paziente; per questo motivo gli "effetti collaterali" (che possono essere molteplici) possono non emergere, possono emergere da soli oppure in combinazione, possono ripetersi identici ad ogni ciclo oppure variare ad ogni ciclo. Anche qui, in ogni caso, molto dipende dalla capacità di resistenza del paziente. La mia condizione è simile a quella di tuo padre: abbiamo età comparabili, come è comparabile la tua età con quella dei mie figli, mi sono operato il 21 luglio e sono uscito dopo 5 giorni. Anch'io ho dovuto "rinunciare" ad un rene. Sono stato un po' più celere nell'iniziare la terapia tanto che ho completato le mie "prime" 4 settimane durante le quali la mia oncologa mi ha sottoposto ad un fuoco di fila di controlli ed analisi (mi ha promesso che in futuro i controlli saranno meno frequenti). Fino ad oggi tutto bene, ma ho coscienza che il percorso è e sarà lungo. Armati di tutta la pazienza e la buona volontà, fanne incetta anche per tuo padre e da me un forte incoraggiamento.
Ah, dimenticavo, io sono un inguaribile ottimista.
Ciao, Nicola
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