Tommaso - Frusa - ciao. Ricorda che tuo figlio ha continuato a credere in Gesù anche se suo padre si era ammalato. Credere in Gesù nel senso che ci è vicino, sempre e comunque, anche quando non lo amiamo, non lo calcoliamo, non lo consideriamo o ce l'abbiamo su con lui. Dio ha sopportato Giobbe, vuoi che non sopporti anche noi?! Quando siamo nati, nessuno, nessuno e nessuno ci ha dato un certificato di buona, bella e lunga vita. Ficchiamocelo tutti in testa una volta per tutte. Le cose vanno come vanno, e la malattia è spesso molto democratica, non guarda né all'età, né al tuo essere o meno uno sportivo, né al colore della pelle, niente. Ci sono malattie che purtroppo arrivano e non dipendono da quello che possiamo avere o non aver fatto di buono. Arrivano e basta. Per come la vedo, Gesù è vicino a te e a Jacopo e vi sostiene. Forse l'ho già detto ma lo ripeto. Non vi chiede la sofferenza, non vi chiede il martirio, non vi ha mai chiesto nulla in fondo: ma vi resta accanto, sempre, che tu lo voglia o no. Come genitore, capisco la tua disperazione, allora tramutala in qualcosa di costruttivo e prega. Prega, prega e continua a pregare perché Dio ti dia la forza di aiutare tuo figlio,di sostenerlo, di stargli accanto senza perdere tempo a recriminare. Tempo solo sottratto alla preghiera da chi ti vuole male. E non è certo Dio.
Un abbraccio a tutti e tutte ma permettetemelo, a Franca in modo particolare, donna che si rivela, ogni giorno, sempre più STUPENDA!!!
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