Franco nei miei periodi migliori riesco a bruciare un libro in due/tre giorni. Nella casa dove sono ora da circa 4 anni la prima cosa che ho fatto è comprare una libreria cielo terra a tutta parete. Ora i miei libri sono come le macchine, in seconda fila e poi, essendoci ancora uno spazietto sovrastante, ne ho coricato qualcuno quinci e quindi.
Ma la cosa più complicata è un'altra. Non ho accantonato il progetto di trasferirmi in Spagna, almeno per alcuni mesi, non conosco lo spagnolo, o almeno non lo conosco al punto tale da poter godere un buona lettura in questa lingua, l'unica cosa che mi rimane non è altro che l'ebook reader.
L'ho comperato, ho messo dentro un 32Giga (il commesso mi ha riguardato in tralice), ieri sera ho comperato 60 euro di ebook (una decina di libri), li ho caricati ed ho cominciato.
E' vero, la sensazione è un po strana, ma se voglio coltivare questa passioncella credo di non avere alternative. Anche a me piacciono i libri in carta, con copertina e sovracoperta, ma in ogni caso mi sono ridotto a comperare le edizioni economiche. Nelle mie abitazioni precedenti ho lasciato 2/3 mila libri, qualche centinaio li ho regalati in biblioteca, andare avanti così non mi è proprio possibile.
Il fatto è che non riesco a buttar via neppure un libro, conservo ancora il gatto con gli stivali, i viaggi di gulliver, viaggio al centro della terra, i robinson italiani, i tre moschettieri etc. etc. Credo di aver contratto, in gioventù, la librite acuta e di non essere riuscito a liberarmene fino ad oggi. Spero di poter mettere un freno a questa mia mania.
Credo di aver capito che il tuo oncologo non condivida le tue estensioni di "ferie" dal sutent e che tu ti comporti da "spirito libero". Io, invece, ho la presunzione di convincere la mia oncologa, anche perchè, sino ad ora, il mio è stato un comportamento irreprensibile e poi, se ha fatto effetto, vuol dire che possiamo passare ad un protocollo di mantenimento, se non è stato efficace, vuol dire che è inutile continuare con questa cadenza ossessiva.
Il mio organismo sembra possedere ampie capacità di recupero (la pressione in soli due giorni da fine ciclo è ritornata nella normalità e cioè 80/130 65 pulsazioni, con +/- 5% di oscillazione, il chè rappresenta per me la norma; in 5/6 giorni l'apparato degustativo ha quasi ripreso la sua funzione, non ho più bruciore quando mi lavo i denti; le mucose sono tornate alla normalità, il colorito è tornato roseo ed in più ho recuperato, quasi completamente, la mia velocità di deambulazione, adesso vedremo di fare altrettanto per la resistenza, prima riuscivo a fare anche 15/20 km, ora mi accontenterei di 5/10).
Mi piacerebbe poter avere il controllo assoluto sulla mia vita, ma proprio non ci siamo. Vi sono alcune cose sulle quali non possiamo neppure sperare di intervenire. Certo la lotta è esaltante,
ma lottare pensando di averla vinta sempre e comunque anche contro la natura, forse è da illusi; e sai, le illusioni fan presto a trasformarsi in delusioni ed allora si che puoi smarrirti.
Invece conoscere il limite serve a continuare a partecipare senza cadere in depressione e come un osservatore esterno.
Non so se sono riuscito a trasmettere il mio pensiero. Ma tant'è, ognuno di noi ha diritto di vivere come meglio crede e come meglio può. In ogni caso la cosa migliore è vivere come ci si sente e non come ci si vorrebbe sentire; se poi vi è un pizzico di ottimismo ed un pizzico di incoscienza, allora possiamo sperare di vivere alla grande.
Ora fammi salutare il nuovo arrivato
Validan .
Ciao, ragazzo, ti vedo un po' spaesato, sei timido per caso?
Anch'io sono "sderenato", non c'è stato verso con il chirurgo, lo ha voluto per forza.
La prima volta che ha affrontato l'argomento con me mi ha detto: senta, dagli esami effettuati il suo rene destro risulta essere compromesso ... e, pertanto riteniamo di doverla operare. Ed io pronto: a che ora dottore?
All'inizio non so per cosa mi abbia preso, ma alla fine ha capito che aveva a che fare con un esemplare un po' particolare.
Dopo un po' di giorni abbiamo scoperto, per interposta persona, che ci eravamo conosciuti una trentina di anni fa, ma nessuno di noi due ricordava l'altro.
Ha ricostruito, con amici comuni la circostanza, ed allora ha meglio compreso la situazione. Il mondo è proprio piccolo, a volte addirittura stretto.
Tutta la piazza, sappilo, è a disposizione per rispondere alle tue domande ed ai tuoi dubbi sacrosanti. Ognuno di noi è portatore di proprie esperienze vissute direttamente, senza intermediari. Questo forum è quanto di meglio si possa augurare ad una comunità come la nostra; approfittane senza alcun timore. Di te dicci solo ciò che vuoi, ma sappi che i nostri rapporti tendono ad essere sinallagmatici per forza di cose.
Ad una new entry si dice "benvenuto", anche se tu ne avresti fatto volentieri a meno di entrare in questo club.
Un saluto a tutta la piazza, mi unisco agli auguri vari, ma credo che l'augurio migliore sia quello di vivere al meglio quella che è la nostra vita attuale.
Bye bye, Nicola