Dipende che libri leggi! Dal tuo nickname deduco che ho leggi spazzatura oppure non capisci quello che leggi! Allora provo io a farti uscire dalla TUA di ignoranza. Il comunismo è una filosofia nata attorno la metà del diciannovesimo secolo da due personaggi, Marx ed Hegel. In realtà idee su una società egalitaria sono molto diffuse all'epoca, visto il malcontento generale che la rivoluzione industriale e lo sfruttamento degli operai aveva largamente prodotto! Hegel e Marx xò definiscono ampiamente questa dottrina con diversi documenti, che sfocieranno alla fine con il manifesto comunista scritto da Marx. Giusto quindi considerare entrambi come i padri del comunismo! ...Ordunque, cosa dice Marx? ...Molto semplice ...e molto stupido! Il comunismo si propone di eliminare ogni tipo di differenza sociale attraverso l'eliminazione della propieta privata e la socializzazione di tutti i beni e delle risorse energetiche! Ovviamente ,tale utopia, appena fu messa in pratica (Russia '17) andò immediatamente a cozzare con una serie di problemi oggettivi e contingenti! Primo fra tutti come amministrare tutta questa ricchezza confiscata ai privati? Davanti all'evidenza dovettero rassegnarsi e ricreare un'apparato statale gerarchizzato, proprio come quello che il comunismo si proponeva di debbellare! Come secondo problema si trovarono difronte catene produttive che semplicemente, non producevano piu. Cosa èra successo? L'operaio, come anche il professionista, non aveva piu l'incentivo, e iniziò a lavorare meno! I russi diminuirono l'orario di lavoro drasticamente, e inviarono ai campi di concentramento i piu pigri e riottosi. L'orario di lavoro troppo basso insieme a la politica assistenziale stava faciendo xò diminuire la produzione enormemente e di conseguenza la ricchezza del paese! I russi allora trovarono un'altro rimedio. L'invasione e lo sfruttamento dei loro vicini in modo da poter tirare a campare. Polonia, cecoslovacchia, ungheria , romania , bulgaria,ecc ecc ecc. Quando xò arrivarono all'Afghanistan dovettero tornare in dietro. I russi non ebbero piu la loro nuova gallina d'oro da spremere e tutto fini come era iniziato!
Al di la di questa lungagine storica il limite del comunismo appare evidente anche a un bambino. Come puo una persona raccontare a se stesso che siamo tutti uguali, quando le differenze dell'uomo sono cosi palesi e tangibili? La razza umana è bella proprio xchè varia, con molteplici sfacciettature e colori. E come in tutti gli esseri umani della terra , anche x l'uomo c'è quello piu bravo e quello meno bravo, il piu inteliggente e quello meno inteliggente e ci sarà quello che lavora di piu e quello che lavora meno.Ora è giusto che chi lavora di piu guadagni anche di piu!!!! Semmai , invece di pensare a togliere a chi ha , cerchiamo di dare di piu a chi non arriva alla fine del mese, assicurando uno stipendio base di sopravvivenza x tutti!
In ultima analisi vorrei fare un appunto squisitamente filosofico, che secondo me è di vitale importanza x comprendere i limiti del comunismo, ma anche della societa in cui viviamo oggi.
Il comunismo pretende di risolvere tutti i problemi dell'uomo attraverso il controllo del "capitale" cioè delle richezze materiali che lo circondano, e tralascia , anzi respinge qualunque forma di spiritualità. Pone divieto a qualsiasi religione x esempio, o a qualsivoglia dottrina che cerchi di nutrire lo spirito!
Questo è esattamente quello che fa il Capitalismo attraverso i media, sopratutto con la publicità! X questo possiamo affermare senza ombra di dubbio che capitalismo e comunismo sono due faccie della stessa medaglia. La medaglia del materialismo! Entrambe le dottrine non sono altro che un guazzabuglio di calcoli aritmetici. In una si riduce l'uomo a consumatore nell'altra a un numero sterile capace solo di fare massa e forza lavoro!
Entrambe credono di risolvere i problemi dell'uomo distribuendo la richezza, ovviamente ognuna con la sua ricetta.
Ma l'essere umano è molto piu di questo. L'essere umano è spirito, è coraggio ,è sacrificio cieco, è devozione. L'essere umano ha dimostrato nella storia di essere capace di imprese titaniche appellandosi solamente alla propria fede. E non parlo solo della fede in Dio, ma la fede in ideali e convinzioni, la fede che va al di là di biechi interessi personali!
...e dovremmo credere che siamo solo numeri? No, mai! ...C'è sempre una terza via!
|