Caro
Nicola capisco perfettamente il dramma vissuto o che stanno attraversando i familiari dei malati che dovrebbero essere trattati con le staminali. Nel 2002 anche io sono stato sottoposto al trapianto di cellule staminali al S.Raffaele di Milano. Quel trapianto mi ha regalato un sistema immunitario nuovo di zecca (quello di mio fratello) che ha sconfitto il tumore e le meta ai polmoni regalandomi quasi 5 anni di remissione completa. All'epoca era sperimentale anche se praticato molto di frequente, e non so se lo praticano ancora. Allora l'uso delle cellule staminali era considerato un trapianto (tanto è vero che ciò che mi hanno fatto è definito "mini allotrapianto") mentre oggi, contro ogni logica scientifica ma solo per favorire le aziende farmaceutiche, viene assoggettato alle terapie farmacologiche e quindi, come se fosse un farmaco. Da ciò deriva il fatto che, non essendo ancora stato sperimentato secondo il protocollo AIFa per i farmaci per uso umano, viene proibito. Ma possibile che l'attuale Ministro della Sanità, anche se agli sgoccioli, non possa fare una Direttiva esplicativa che specifica che le cellule staminali sono parti del corpo umano VIVE per cui il loro uso NON può essere considerato "Terapia" bensì trapianto????? E' proprio vero che certi uffici, anzichè semplificare, sono diventati U.C.A.S. (Ufficio Complicazioni Affari Semplici)
Oggi un mesto anniversario: ricorre il primo anno della scomparsa del nostro grande amico
NANNI. Senz'altro da lassù ci starà osservando, con la sua solita ironia, con la sigaretta in bocca ed un bicchierino di brandy in mano. Ciao vecio...
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Un carissimo saluto da Franco