Lessi 'Lettera a una professoressa' quando ero piccolo e ne rimase davvero colpito. Mi piace quello che ha scritto Mastracola. Quando il ragazzino di Lettera a una professoressa s'indigna che gli venga insegnata l'Iliade del Monti e sogna invece che gli si parli delle cose che lui conosce già perché fanno parte del suo mondo, in realtà si autocondanna a rimanere quel che è. Avremmo dovuto dirglielo [..] invece abbiamo concordato appieno con l'idea che sia male insegnare ai figli dei contadini le nozioni, la grammatica e la letteratura, e che sia invece bene insegnar loro esattamente quel che conoscono già. Peccato, un'occasione mancata. Per non dire un crimine contro gli umili.
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