Maurizio capiscimi, dare consigli su temi così delicati ed importanti è un pochino difficile. Io comunque un secondo parere lo chiederei a prescindere. Il prof. Bracarda è bravo,ma ce ne sono altri altrettanto bravi come il dott. Porta di Pavia o la dott.ssa Stenberg del S.Camillo di Roma. Il nexavar è stato ed è usato da alcuni di noi come "ripiego" dopo il fallimento del sutent. Non mi pare abbia dato risultati negativi, d'altronde il "funzionamento" è lo stesso trattandosi anche questo di un antiangiogenetico. A qualcuno ha dato molto meno problemi del sutent, ad altri ha sviluppato nuovi effetti collaterali (colesterolo, trigliceridi e glicemia se non sbaglio). Poi vale sempre il solito principio di base: ogni organismo risponde in modo diverso e soggettivo alla terapia. Se le piastrine sono effettivamente basse (normalmente si sospende il sutent sotto le 70) non si può insistere col sutent, si correrebbero troppi rischi. A questo punto sta a voi decidere, se vi fidate dell'oncologo che vi segue (come dovrebbe essere altrimenti avrei già cambiato!!!) passate pure al nexavar e comunque sentire cosa vi dicono da un'altra parte...... In bocca al lupo
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Un carissimo saluto da Franco
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