Fiuuu che paura che ti sei preso
Gino, fortunatamente è stato solo un falso allarme
Ti meriti un pò di mare in compagnia delle tue bimbe, ci vuole altro per abbattere un siculo come te
Caro
Franco, con riferimento al tuo invito a discutere altrove di alimentazione, resto un po’ perplesso; vediamo un po’ d’intenderci. Per noi, stare in questa “piazzetta” quale fine ha?
Io penso che oltre ad un sostegno morale reciproco, a un’esposizione dei pesanti effetti collaterali che la cura provoca e al relativo scambio d’informazioni su come eventualmente ciascuno riesce ad attenuarli, a dare spiegazioni del caso ai nuovi entrati, il suo fine sia anche e soprattutto, cercare con forza qualcosa di
convincente e
concreto anche oltre al SUTENT. Nella fattispecie, la questione “alimentazione” non è assolutamente né una moda né, ancor peggio, un tanto per parlare, solo d’affrontare con brevi accenni di tanto in tanto. E’ oramai riconosciuto da
tutto il mondo scientifico che l’alimentazione, in ogni caso, riveste un’importanza di primissimo piano nel rapporto con le malattie. Già Seneca affermava che “noi siamo ciò che mangiamo” e che per comprendere le malattie è indispensabile prima conoscere ciò che mangiamo. L’alimentazione perciò è determinante per la buona salute di tutte le persone, a maggior ragione per quelle nel nostro stato. In generale, discutere di una qualsiasi cosa (convincente e concreta) che possa combattere e magari sconfiggere il cancro o perlomeno costringerlo all’angolo, lasciandoci vivere una vita più dignitosa e non solo una sopravvivenza più o meno sofferente come quella che ci concede il Sutent, sia non solo lecito ma doveroso.
Per questo, dove farlo se non qui? Fra chi vive sulla propria pelle il dramma quotidiano della nostra malattia?
La priorità dei frequentatori di questo forum non è quella di GUARIRE, combattendo in ogni maniera possibile? (ribadisco, ancora una volta, che con “ogni maniera possibile” intendo qualcosa che abbia un fondamento concreto di ricerca, studio e verifica; non credo né ai miracoli, né ad opere di magia o di studiosi improvvisati).
Poi si può anche non raggiungere questo, ma almeno non ci si ferma, alla prima fermata, quella del Sutent o, in altri casi, quella della chemioterapia. Di fatto, così facendo, ci consegniamo passivamente nelle mani di cure che hanno scarsi risultati e ti costringono a cure, il più delle volte senza un termine, se non quello della morte e alla sopportazione dei loro penosi effetti collaterali.
Un’alimentazione Vegana o anche una dieta mediterranea ( vera ), cioè una drastica diminuzione di tutta la carne, latte e loro derivati, può essere perlomeno di aiuto, senza assolutamente compromettere la cura SUTENT o sue alternative.
Antonio