Ciao a tutti,
il miglior modo per difendere la propria privacy è quello di non avere privacy!
Non avete voglia di parlare di uno o più aspetti di voi stessi? Bene, non parlatene, e la privacy sarà salva.
Da quando è uscita la privacy il mondo è andato a rotoli; pensate che una volta mi hanno contestato per la mia azione di lotta all'evasione fiscale dicendomi che il contribuente aveva diritto alla privacy (si trattava di un soggetto che voleva "scansare" la problematica lavorativa).
Prima di scendere in campo i guerrieri indossano la corazza di privacy che li salvaguarderà contro il nemico occhiuto.
Non so quante cause ulteriori abbiamo attivato con questa inutile storia. La verità è che nessuno vuol farsi controllare perchè ha sempre qualcosa da nascondere.
Cosa pensate che si possa nascondere al giorno d'oggi? Si nasconde solo quello che non si vuole trovare, altrimenti si trova tutto.
Se qualcuno vuole sapere come la penso relativamente al SSN, alle cure che ci vengono somministrate, alla correttezza di questa o quella struttura sanitaria, si affacci pure dovunque ho l'occasione di esternare il mio pensiero e legga in santa pace giudizi che non scaturiscono da interessi particolari, bensì dall'esame di ciò che osservo, dai comportamenti della gente.
Un giorno ero al laboratorio analisi in fila, arriva un soggetto, mi si avvicina e mi dice: sono un malato oncologico, ho la precedenza nella fila.
Io gli ho risposto: oggi è il suo giorno sfortunato, anch'io sono un malato oncologico, si metta in fila.
La fila di primo livello non ha precedenza in quanto regolata dal "numeretto", poi il codice attribuito stabilisce la precedenza per i malati oncologici; il collega aveva forse fretta quella mattina, era impaziente di correre incontro alla morte, per cui arrogantemente aveva tentato la sua gherminella.
A volte, nell'area di attesa prima della visita, vi sono soggetti che invocano la gravità del proprio caso, spesso rispondo dicendo: io sono qui per un'unghia incarnita!
Imbecilli!
Buongiorno dottore, sono qui per curarmi, ma per la privacy non le dico cosa ho!
Qui nel forum voglio sapere cos'hai tu, ma non ti dico cosa ho io.
Ma di cosa parlate? A parte il fatto che ciascuno di noi ha reazioni diverse rispetto a questo o quel farmaco (ho dovuto interrompere una settimana il Nexavar perchè non riuscivo più a camminare, oggi pomeriggio ho ripreso l'assunzione), il forum, se pieno di notizie, serve a tutti.
Un medico amico mi dice: perchè non cerchi un altro parere?
Io gli spiego: di pareri ne ho decine, sparsi in tutta Italia, abbiamo un forum attraverso il quale conosciamo tutto quello che accade alle persone nelle nostre stesse condizioni, ma comunque cosa ne faccio di un altro parere?
Se diagnosi, prognosi e protocollo sono identici avrò perso solo tempo e mi sarò sottoposto ad inutili disagi, se il parere sarà diverso cosa faccio, ne cerco un altro o gioco la monetina?
Per me il medico è una persona che può prendersi cura di te, ma se ti guarisce, nella maggior parte dei casi, dipende da un caso fortuito (o quasi). Con questo non voglio dire che i medici siano tutti uguali, ma solo che i medici bravi sono quelli che riescono a curarti, anche casualmente. Il medico bravo è quello che ti ha a cuore, fa tutto il possibile, si interessa, verifica, fa monitoraggio; alla fine se un farmaco o un protocollo non funzionano non credo si possa dire che siamo di fronte ad un cattivo medico.
I medici da cui fuggire sono solo quelli disiteressati al paziente o, magari, interessati solo ai soldi dei pazienti; se ne incontrate di questi tipi prendeteli a calci.
Niky, mi dispiace che tuo padre abbia dovuto abbandonare il Nexavar, tienici informati sugli sviluppi della situazione, potrebbe capitare anche a me.
A proposito di privacy forse non tutti sanno che noi, malati oncologici, siamo registrati in un registro nazionale con l'indicazione di tutti i protocolli a cui veniamo sottoposti.
Mi è venuta una curiosità: il Votrient è un farmaco di prima linea (almeno a quanto ne so), come mai viene somministrato anche in seconda e terza linea?
Queste sono le cose di cui dobbiamo interessarci, verificare cioè che il SSN ed i suoi protocolli siano applicati uniformemente e le informazioni, sia a livello di pazienti che a livello di medici, siano chiare e trasparenti altrimenti ci aspetta solo il caos.
Mi sono formato, nel corso degli anni, la convinzione che nel SSN vi sono tantissime risorse molto valide, in gamba, dedite con passione al loro lavoro, e vi sono persone inutili e dannose, sopratutto i direttori generali di estrazione "aziendale", incapaci di intendere e di volere.
Utilizzando la nostra "intoccabilità" sarebbe buona cosa poter dare almeno delle piccole scosse a questo sistema che va sempre più degradando;
niente di eclatante, ma facciamogli sapere che gli stiamo con il fiato sul collo.
Vedete che cosa è capitato al Presidente degli Stati Uniti che ha tentato di attivare un sistema sanitario pubblico? Le lobby sanitarie si sono rivoltate e stanno creando le condizioni per far abortire questo progetto.
Anche per oggi vi ho scocciato abbastanza, abbiate pazienza, forse sarà un po' anche la vecchiaia.
Un abbraccio a tutti.