Buon giorno a tutti, cari compagni di avventure o di sventure, che dir si voglia, oggi si inizia la 2° settimana del 17°, fin qui tutto bene, un paio di dissenterie qualche giornata sottotono, ma niente di che.
Mentre leggevo il post di Laura, mi si accaponiva la pelle, ma non per le reazioni del sutent, bensì per le reazioni avverse a certi tipi di assistenza sanitaria. Ora io dico, prendendo ad esempio il mio caso, tutto succede qui al nord Italia, a prescindere da qualche errore medico iniziale che ho pure subito. Si comincia con la 1° operazione effettuata in un reparto di eccellenza tra i primi in Europa, dove secondo me, vengono commessi alcuni errori, al di la dell'operazione che fu eseguita in modo esemplare.
Domanda: un cittadino di Trapani o Agrigento o Lamezia Terme, avrebbe avuto lo stesso trattamento?
Vengo seguito in oncologia nel medesimo ospedale, reparto non considerato di eccellenza, tuttavia preso in cura da due Dottoresse alla cui professionalità ed umanità devo gran parte della mia vita, il sutent esisteva solo in alcuni laboratori degli USA, in Italia non se ne conosceva l'esistenza, quindi le mie due solerti Dottoresse, alla prima comparsa di metastasi polmonari mi sottoposero a cicli forzati di interluchina ed interferone, nel frattempo vengono a sapere che in un altro ospedale della stessa città, in chirurgia toracica, quel primario, aveva da qualche settimana messo a punto e, 1° in Italia, una nuova tecnica operatoria consistente nella resezione delle metastasi con il laser, detto fatto. Eseguita la 1°, poi la seconda, ed infine per un'altra recidiva anche una terza operazione con una competenza e professionalità di grande pregio.
Nel frattempo, tra la seconda e la terza operazione, arrivò in Italia la sperimentazione del sutent, una delle due Dotte, informata celermente, me ne parlò, domandandomi se ero d'accordo a sottopormi a questa nuova sperimentazione, ovviamente prima che lei finisse il discorso accettai. Mi mandò quindi in un altro ospedale della stessa Regione Lombardia, in cui da qualche mese si testava questo benedetto sutent. Qui, fui rimandato indietro senza sutent in quanto vi era in atto una recidiva al polmone sinistro e, su giusto consiglio anche di quel Medico
Oncologo fui sottoposto per la terza volta ad operazione. Dopo la convalescenza di quest'ultima, sempre in collaborazione con le mie Dotte fui nuovamente inviato per l'assunzione del sutent, picche anche stavolta, rimandato indietro perchè la legge, in quel momento non ammetteva nella sperimentazione persone prive di metastasi, ed ahimè io in quel momento non ne avevo! Non ci scoraggiamo dicevo tra me e me fregandomi le mani, tanto prima o poi torneranno!!!!!!!!!! Che Legge stupidissima!!!! Beh non ci crederete, ho avuto il classico colpo di C con la C maiuscola, da li a un mese e mezzo, non mi viene ancora una metastasi al polmone destro???? E vaiiiiiiiiiiiiiiii, ho fatto di quei salti di gioia che se non mi fermavano ero ancora li a saltare!!!!!!!!!!!!!!! Chiamo direttamente il centro di sperimentazione, riprendo nuovamente appuntamento per visita intramoenia con quell'Oncologo sperimentatore, questi mi riceve nel giro di qualche giorno ed è fatta!!!! Vengo arruolato il 5 Luglio 2006.
Ma tu guarda se uno si deve augurare che gli vengano le metastasi per poter ottenere un farmaco salvavita, a parte questi karakiri, pensate voi che se io fossi stato a Reggio Calabria, a Lecce o a Canicattì sarei ancora qui a raccontarla????????????????????????